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Comune Napoli, Tommasielli: oggi un importante incontro sul testamento biologico

06/02/2012

Comune Napoli, Tommasielli: oggi un importante incontro sul testamento biologico

“L'incontro di questa mattina con un filosofo di portata mondiale quale Hugo Tristam Engelhardt jr. sul testamento biologico è stato particolarmente interessante. Il filosofo, infatti, da cristiano praticante, ha ribadito la necessità che le istituzioni siano laiche, dove per laicità non s'intende il vuoto dei valori, ma l'affermazione di valori comuni che trovano espressione nella nostra carta costituzionale, che ne è la sintesi. Ad essa si ispira la nostra delibera sulla dichiarazione anticipata di trattamento, che ribadisce il concetto secondo cui nessuno può essere obbligato a subire cure e trattamenti sanitari che non vuole. L'Amministrazione, ben consapevole che la materia del “fine vita” rientra nell'esclusiva competenza del Parlamento, con tale delibera non ha inteso regolamentare eventuali comportamenti dei medici nell'affrontare la casistica relativa all'argomento, ma semplicemente ha ritenuto di consentire e considerare prioritaria l'espressione della volontà dei cittadini. La volontà deve essere considerata un valore, un bene da tutelare, per questo l'Amministrazione ha voluto raccogliere, in quanto istituzione, dichiarazioni provenienti da privati che, in relazione a condizioni personali che dovessero determinarsi, possano esprimere secondo il loro desiderio, il trattamento a cui vogliono o non vogliono essere sottoposti.
Il Sindaco e la Giunta, con la proposta al Consiglio della “Dichiarazione anticipata di volontà” hanno operato una scelta di civiltà: far valere la volontà dei singoli e non, come adesso, quella stabilita dagli Enti. Si tratta di un provvedimento doveroso che cerca di far applicare norme sulla base dell'art. 3 della Costituzione, rimuovendo gli ostacoli che impediscono l'effettiva parità dei cittadini. L'assenza di tale provvedimento determinerebbe una grave disparità tra quei cittadini capaci di esprimere un consenso, perché lucidi e vigili, e coloro che, a causa di una infermità non sono più in grado di farlo, essendogli stata preclusa la possibilità di esprimersi precedentemente attraverso un precipuo documento”.

Fonte: Ufficio Stampa Comune Napoli

 

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