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13/05/2013
I pericoli della primavera: pulci e zecche.
Chi possiede un amico a quattro zampe sa bene che la primavera inaugura anche la stagione dei parassiti, i quali possono determinare pruriti e fastidiose dermatiti, ma soprattutto diventare portatori di malattie pericolose anche per l’uomo.
Tra i “nemici” più comuni annoveriamo le pulci e le zecche. Le prime sono minuscoli insetti senza ali, che assomigliano a granuli di colore scuro: Sono dotate di due antenne e tre paia di zampe molto robuste che consentono l’effettuazione di salti notevoli in virtu' dei quali riescono ad annidarsi tra il pelo degli animali, nutrendosi del sangue per il tramite di un apparato boccale.
Le femmine, dotate di grande capacità riproduttiva riescono a produrre ed a disperdere nelle immediate vicinanze,15-20 uova subito dopo il nutrimento. Le larve, che nascono cieche, si chiudono in un bozzolo setoso per circa dieci giorni per poi divenire adulte. La presenza del parassita costringerà l’animale a grattarsi senza soluzione di continuità e, talvolta, a presentare evidenti segni di una dermatite o anche di alopecia.
Le zecche, invece, sono aracnidi molto resistenti, prive sia delle ali che delle antenne. Si celano tra l’erba alta, nelle stalle o in grotte. Dispongono di otto zampe che permettono loro di raggiungere l’animale arrampicandosi sullo stesso. Come le pulci, anche le zecche si nutrono di sangue, il che le ingrossa notevolmente. Dopo essere cadute in terra, iniziano la fase dell’accoppiamento riuscendo a deporre un considerevole quantitativo di uova, che varia da 300 a 500 circa.
Le zecche sono pericolosi veicoli di trasmissione di malattie. Pungono l’animale attraverso un apparato succhiatore che inseriscono completamente nella pelle dell’ospite, uomo compreso, dando vita anche a infezioni di notevole gravità. Perciò è importante spazzolare molto bene l’animale soprattutto dopo averci giocato all’aria aperta e mantenere sempre pulita la cuccia ed i tappeti.
Ilaria Licenziato