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30/05/2013
Tra Cammello e Dromedario è solo una questione di gobbe?
Negli ambienti più aspri ed inospitali per l’uomo, vivono degli esseri perfettamente evoluti che sono tra i più interessanti ed affascinanti del mondo animale: i Camelidi, mammiferi ruminanti, la cui famiglia è molto antica; al giorno d’oggi è difficile trovarli allo stato selvaggio, atteso che vengono allevati in gran numero poiché costituiscono un’inesauribile fonte alimentare, per carni e latte, e rappresentano un importante mezzo di trasporto da soma e da sella.
Tutti i Camelidi hanno un portamento apparentemente molto greve e pesante, ma in realtà sono capaci di percorrere grandi distanze anche su terreni accidentati, mettendo in mostra importanti capacità di galoppo, sebbene per tratti brevi, muovendo in avanti ed indietro, in modo sgraziato, la testa relativamente piccola e allungata.
Il tronco, che si presenta voluminoso e gibboso, non è in armonia con le gambe lunghe e sottili, le zampe piatte hanno una caratteristica suola che riveste inferiormente le due dita fornite di piccole unghie, all'uopo adattate per camminare nel deserto, sia sulla sabbia che sulle pietre.
Inoltre essi possiedono, a differenza dei comuni ruminanti, una dentatura completa, tre stomaci, narici chiudibili e folte ciglia per difendersi dalle tempeste di sabbia, assai frequenti.
I Camelidi in genere si nutrono esclusivamente di vegetali, accontentandosi di quello che trovano. Hanno la forza, per intere settimane, di sostenersi con erbe del deserto, secche, dure e talvolta anche spinose; a tal proposito è davvero incredibile come le spine ed i pungiglioni più acuti non siano causa di ferite a labbra e bocca.
Esistono tre specie di Camelidi: il Camelus Bactrianus detto comunemente Cammello, il Camelus Dromedariusdetto Dromedario e diversi tipi di Lama.
Il Cammello è caratterizzato da due evidenti gobbe adipose con abbondante pelame, lungo e ruvido, per tutto il corpo ed è più piccolo e tozzo del Dromedario, che invece possiede una sola gobba e un pelame rado e corto.
La gobba è uno dei fattori che permette loro di sopravvivere alle alte temperature, in quanto assurge a serbatoio di grasso, proteine e lipidi che vengono riassorbiti dall’organismo, impedendo la disidratazione. In ogni caso il Cammello, pur possedendo due gobbe, ha una resistenza alla sete minore del Dromedario, determinata da una differente metabolizzazione da parte del fegato.
Diversa è anche la distribuzione geografica, considerato che il Cammello popola per lo più i territori dell’Asia centrale, tra l'Anatolia e la Mongolia, nel Keurdistan ed alcune zone della Cina, mentre il Dromedario è molto diffuso in Africa settentrionale, India e Asia Minore.
Per quanto attiene all’indole, il Cammello è quasi sempre più mite e più obbediente del Dromedario, meno proclive alle proteste quando porta grossi carichi e forse anche più legato affettivamente al padrone. Tuttavia, non sono rari in ambedue le specie gli improvvisi scatti nervosi, che possono far perdere il controllo anche ad una intera carovana.
Letizia Passantino