I cieli primaverili sono sempre rallegrati dall’arrivo delle rondini, piccoli uccelli di colore blu scuro, con il caratteristico ventre biancastro e la gola rossiccia. Hanno un becco corto e nero ed una coda biforcuta, perfettamente riconoscibile dalla caratteristica forma a V.

Sono uccelli migratori, nel senso che sono soliti variare spesso la persistenza in un luogo, per ricercare le migliori condizioni climatiche. A tal proposito, preferiscono ambienti umidi, come il Mediterraneo, tralasciando quindi zone particolarmente fredde e quelle desertiche. La spiegazione di tale comportamento risiede anche nel fatto che nelle zone da loro preferite riescono più facilmente a trovare del cibo, rappresentato dagli insetti.

Le migrazioni autunnali generalmente abbracciano un arco temporale che va dal mese di settembre a quello di novembre; nel momento in cui le giornate tendono ad accorciarsi, è il segnale che le fa prendere il volo verso l’Africa o versola zona posta a sud dell’Equatore.

A Marzo invece compiono una sorta di viaggi di ritorno verso l'Europa, sempre in stormi composti da un gran numero di volatili, anche per accorparsi in caso di pericolo e per far fronte agli attacchi dei predatori. La loro resistenza riesce a farli volare anche su distanze significative, pari a 10.000 km circa.

Non è difficile, quando è in corso la stagione degli amori, osservare su tetti e cornicioni i loro nidi, costruiti con l'ausilio di palline di fango, rametti o residui vegetali e custoditi gelosamente.

Dischiuse le uova, la femmina prosegue nella cova dei suoi piccini, fintanto che non saranno diventati perfettamente autonomi. Al maschio, invece, tocca il compito di procurare il cibo necessario per sfamare la numerosa famigliola. Le prede prescelte sono essenzialmente insetti, come mosche, zanzare, coleotteri, ma non disdegnano anche di ricorrere a vermi e larve.  

Ilaria Licenziato