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15/06/2013
Luoghi suggestivi dell’Italia: Città delle Pieve
L’intenzione di trascorrere un weekend all’insegna del relax è stata ben realizzata, ricercando tra le cittadine che si stagliano tra l’Umbria e la Toscana. I paesaggi in quelle regioni si sa, sono bellissimi, e il solo guardare dal finestrino quei luoghi verdeggianti ricchi di colline e casali, rilassa gli occhi e rasserena lo spirito. Decidiamo di sostare a Città della Pieve, abitato un tempo dagli etruschi e dove la civiltà dei Romani è ancora evidente.
Da principio era un piccolo borgo fortificato con torri e mura di cinta attorno ad una pieve, Castel della Pieve. Fu Papa Innocenzo III a nobilitarla e nominarla Città della Pieve nel 1600 stabilendovi la Diocesi.
Ci troviamo in provincia di Perugia, nei pressi del confine con l’Umbria. Si staglia sulla sommità di una collinetta e, osservandola da una certa distanza, sembra un monumento di mattoni messo li quasi per caso. La cittadina di stile rinascimentale domina dall’alto la Val di Chiana ed è ricompresa nella Comunità Montana Monti del Trasimeno.
Pregusto il momento in cui mi addentrerò tra vicoli e piazzette, dal sapore antico. Ben felici di lasciare la macchina, iniziamo la nostra passeggiata. Incrociamo la Chiesa di San Francesco e l’Oratorio di San Bartolomeo ad essa annessa, che dagli anni ’50 del ‘900 ospita il Santuario Italiano della Madonna di Fatima.
Appena all’interno sono colpita dinanzi a un quadro, “Il Pianto degli Angeli”, della metà del XIV sec che cattura per più di qualche attimo la mia completa attenzione.
La Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio, la cui definitiva trasformazione è avvenuta nel 1600, è situata dove inizialmente sorgeva l’antica pieve. Ma è all’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi che subito ci rechiamo: qui è custodito il dipinto del Perugino “L’adorazione dei magi” (1504). Il vasto paesaggio davanti al quale mi incanto è ispirato alle vedute da Città della Pieve fin verso il Trasimeno. L’antica roccaforte è ricca di luoghi di culto. Ma anche i monumenti civili suscitano in me grande interesse: Palazzo Cartoni, la casa natale del Perugino, il Palazzo vescovile.
Non possiamo di certo non percorrere uno dei vialetti più stretti d’Italia, nato forse in seguito ad un litigio tra vicini un po’ rissosi, chiamato “vicolo baciadonne”, così angusto che consente il transito solo ad una persona alla volta e al termine del quale ci si affaccia su un meraviglioso panorama, da mozzare il fiato.
Decidiamo di allontanarci di qualche chilometro dalla città in cui alloggiamo e di visitare paesi limitrofi: il suggestivo lago Trasimeno, il piccolissimo borgo di Panicale, Città di Castello, Montepulciano. Per le strade e per i luoghi che percorriamo si respira un’aria tranquilla, familiare, serena: sarà dura tornare nel traffico della nostra città, ma di certo il ricordo di questi immensi spazi verdi ci farà sorridere e sperare di tornarci al più presto!
Giuliana Scamardella