Notizie » Cultura » Scienze
24/06/2013
Gli Extatosoma tiaratum, gli insetti che si muovono come foglie al vento.
Gli Insetti sono una classe di invertebrati appartenenti al phylum degli Artropodi. Sono dotati di appendici ambulacrali e di un rigido esoscheletro che li obbliga a mutare, cioè a perdere il vecchio rivestimento che dovrà poi lasciare posto al nuovo, identificativo della raggiunta età adulta.
Nonostante la loro imponente distribuzione ubiquitaria nell’intero ecosistema terrestre, la loro metamorfosi richiede comunque un significativo dispendio di energie che li obbliga ad essere di piccole dimensioni corporee, impedendo la loro supremazia evolutiva nei confronti degli altri phyla animali.
La biologia di questi piccoli esseri viventi ha affascinato, e continua a farlo, un gran numero di studiosi, gli Entomologi. A loro è assegnato il compito di osservarli e di catalogarli rispetto al loro aspetto esteriore, approfondendone ovviamente lo studio morfologico, fisiologico, embriologico e di far emergere le curiose e per certi versi sconosciute abitudini e peculiarità.
Nel novero degli insetti più apprezzati per la loro sobria eleganza e per la loro affascinante capacità mimetica, meritano una menzione gli Extatosoma tiaratum, originari del lontano continente australiano che vengono quasi ritenuti degli “insetti domestici” perché allevarli è tutto sommato abbastanza semplice, trattandosi di specie partenogenetiche.
Le femmine, che raggiungono anche la lunghezza di 20cm, depongono numerose uova che si sviluppano senza essere fecondate, poichè i maschi, di dimensioni minori, sono quasi introvabili. Questi insetti rientrano nell’ordine dei Fasmidi e si presentano di color marrone cangiante; fitofagi, sono forniti di 3 paia di lunghe zampe, con le anteriori spesso protese per afferrare saldamente ramoscelli di rovo ed eucalipto, il cibo che prediligono e che triturano avidamente in virtu’ di un caratteristico apparato buccale masticatore.
Il corpo si presenta molto allungato con linee longitudinali ben definite; nella parte posteriore dono evidenti ampie espansioni laterali, che richiamano le nervature dell’aspetto fogliare, al punto chei è stato loro assegnato l’appellativo di “insetti foglia secca”. Grazie a tale caratteristica, riscono a mimetizzarsi bene con l’ambiente in cui risiedono, anche se questa non sembra essere l’unica arma di difesa contro i predatori, poiché in caso di pericolo, producono un liquido urticante ed danno vita ad una magica danzare, oscillando proprio come le foglie mosse dal vento.
Letizia Passantino