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Questioni di pungiglione: vespe o calabroni?

11/07/2013

Questioni di pungiglione: vespe o calabroni?

L’estate è la stagione dell’amore, ma a malincuore, aggiungiamo che è anche la stagione dove proliferano gli insetti che talvolta con la loro presenza arrecano fastidio ai nostri momenti di relax. Una tranquilla passeggiata in campagna o un allegro barbecue in spiaggia, il più delle volte sono interrotti da acuti ronzii e punture. In prima fila ci sono le vespe e i calabroni, che seminano il panico perfino tra gli amici più coraggiosi. Le vespe hanno un colorito acceso, a strisce gialle e nere, e si posano non solo sui fiori ma anche su frutta, carne e dolci.

Senza tanti giri di parole, veniamo al dunque. Il pungiglione, questo terribile incubo per grandi e piccini, arma a doppio taglio, che viene utilizzata per difesa ma anche per procacciarsi del cibo, dopo aver ucciso la preda.

A chi non è capitato di essere punto da una vespa che, talvolta, riesce a pungere due volte la stessa vittima. Cio' si verifica perché il pungiglione è liscio e le consente di aggredire ancora la vittima, senza risentirne.

Ma in agguato c'e' anche il terrificante calabrone, insetto di colorito rossiccio, con venature gialle e nere, che raggiunge anche la lunghezza di cinque centimetri con un pungiglione alquanto grande, ricco di veleno che inietta contestualmente alla puntura.

Impallidisco solo a pensarci! Inoltre, in quanto a tossicità, tale veleno è molto simile a quello della vipera, e può provocare un vero e proprio shock anafilattico in circostanze di allergia.

Suvvia, vi ho spaventato abbastanza! Respirate a fondo: possiamo comunque stare tranquilli! La quantità di veleno presente in una piccola puntura, è davvero irrisoria per l’uomo. In genere, il dolore è locale ed attiene solo alla zona interessata, che si arrosserà, determinando un intenso prurito nei giorni successivi. Naturalmente il consiglio è quello di ricorrere comunque al medico che saprà consigliarvi sul da farsi.

Adesso, però, smettiamo di pensare al peggio, e guardiamo avanti: sono sicura che apprezzerete un paio di accorgimenti per tenervi lontano dai guai. Il primo consiglio è spassionato: evitate di camminare a piedi scalzi sui prati o in zone di campagna, potreste incorrere in cose molto più gravi di una puntura.

E non lasciamo bevande zuccherate e gli avanzi all’aria aperta, così facendo, infatti, invitiamo al nostro pranzo non solo le vespe e i calabroni, ma tutti gli insetti nelle vicinanze. Infine evitiamo profumi o dopobarba molto intensi, perché il nostro odore potrebbe diventare un richiamo molto pericoloso.

Ci auguriamo di non avervi spaventato ma nel caso, sarete sempre in tempo per munirvi di un buon repellente per coprirvi le spalle. Vi congediamo, con una piccola riflessione: nella maggioranza dei casi, gli insetti che abbiamo citato, attaccano solo se provocati.

Spesso si avventano solo per difendere il loro nido o anche perche' disturbati da ospiti indesiderati. Perciò ogni volta che organizzate un picnic, guardatevi intorno e soprattutto cercate di non sedetevi nel posto sbagliato al momento sbagliato!

Ilaria Licenziato 

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