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13/09/2013
Settembre: il mese dell’uva e del vino, un’antica e straordinaria bevanda…
L’Uva è il frutto della vite, disposto con bacche a grappolo, dette acini, portati da una serie di pedicelli che fanno capo ad un asse centrale, il raspo. A seconda della varietà, il grappolo può presentarsi serrato o a spargolo, ossia con molti o pochi acini, che hanno forma, dimensioni e colore diversi e sono composti dalla buccia, dalla polpa e dai semi, anche detti vinaccioli.
L’uva si distingue in uva da tavola e da vino. Per quanto attiene a quest’ultima, l’insieme delle tecniche, che determinano la nascita di tale preziosa bevanda, vengono dette “vinificazione” e si articolano in tre fasi principali: l’ammostatura, la fermentazione e la conservazione per l’invecchiamento.
L’ammostatura prevede la pigiatura, necessaria per procedere alla separazione delle parti solide dal succo, al fine di ottenere il mosto fiore. La fermentazione è probabilmente la fase più importante dell'intero processo e consiste essenzialmente nella trasformazione dello zucchero in alcool etilico e biossido di carbonio, ad opera dei lieviti che sono presenti nell’uva stessa. Per completare il tutto, dopo alcuni trattamenti come il taglio, la chiarificazione e la filtrazione, si passa alla fase dell'invecchiamento che naturalmente è diversa in base alla tipologia di vino.
Evidentemente parliamo di una delle bevande più amate e consumate. Sovente, per non dire sempre, il pasto e la cena sono accompagnati da un buon bicchiere di vino per gustare appieno le pietanze. Non manca ovviamente la versione spumante o champagne che viene utilizzata frequentemente in occasione delle festività o in altre particolari circostanze.
Singolare è anche il fatto che il suo nome derivi dal sanscrito “vena”, ossia il verbo amare, da cui anche il nome di Venere, la Dea dell’Amore.
Le origini del vino sono davvero antichissime. Scoperto dagli Egizi, conosciuto ed apprezzato da Greci e Fenici, fu largamente diffuso dai Romani in tutti i possedimenti dell’Impero. Se ne parla anche nella Bibbia che attribuisce a Noè una delle prime lavorazioni dell’uva mentre Gesù lo indica quale simbolo e metafora di vita.
E' infatti menzionato come primo miracolo alle nozze di Cana e nell’ultima cena come Eucarestia; inoltre non è un caso che nell’Alto Medioevo furono proprio i monaci benedettini a prendersi cura delle coltivazioni della vite.
Nei secoli che seguirono, uno degli obiettivi che si è cercato di perseguire è stato, tra gli altri, quello di migliorare la resistenza e la qualità della pianta, utilizzando nuovi innesti stranieri, come ad esempio la vite americana, mentre la Francia, altro paese che vanta una tradizione importante sull'argomento, si è adoperata per introdurre delle regolamentazioni in merito.
Letizia Passantino