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Napoli: il Torino al microscopio

26/10/2013

Napoli: il Torino al microscopio

Dopo le fatiche europee il Napoli si rituffa in campionato ospitando il Torino al San Paolo nell'anticipo "aperitivo" delle 12,30. La squadra piemontese che in questo avvio di campionato ha mostrato spesso lampi di bel gioco, si presenta a questo appuntamento dopo il rocambolesco 3-3 ottenuto in casa contro l'Inter.

Ventura,allenatore granata ed ex di turno,  quest'anno ha modificato il proprio atteggiamento tattico rispetto al passato. Infatti, e' stato di fatto accantonato il vecchio 4-2-4 e si e' passati al 3-4-3 con due centrocampisti piu difensivi ed altrettanti che accompagnano maggiormente la fase offensiva. L'operazione più importante per la Società granata in sede di calciomercato e' stata senza dubbio la riconferma del talentuoso Cerci.

Lo schieramento tipico del Toro prevede in porta Padelli, già alle dipendenza di Ventura ai tempi del Bari, in difesa c'e' stata la partenza di Ogbonna, passato alla sponda bianconera, ma sono stati acquisiti calciatori molto esperti come Bovo, Moretti, Darmian e Pasquale i quali hanno già giocato in squadre con la difesa a tre.

A centrocampo i mediani sono Gazzi e Vives con Basha prima alternativa mentre El Kaddouri e Brighi agiscono qualche metro piu avanti. In attacco punta centrale Barreto o Immobile, con Cerci e Farnerud laterali, senza dimenticare che in rosa ci sono anche Meggiorini e Larrondo. Da notare che contro il Napoli il tecnico sarà costretto a schierare una formazione piuttosto inedita a causa della squalifica di Immobile e di numerosi infortunati tra cui Bovo, Brighi ed El Kaddouri.

Il gioco del Torino rispecchia molto la filosofia calcistica del proprio allenatore che chiede ai suoi giocatori molto possesso palla, la fase offensiva che deve partire dalle retrovie, squadra molto corta al fine di occupare in maniera omogenea tutte le zone del campo e fornire al possessore di palla piu' alternative di gioco. Le trame offensive spesso prevedono l'attaccante centrale che viene incontro per attirare su di se i difensori avversari e creare spazi per l'inserimento dei compagni. 

Antonio Rea

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