L’Arancia è un antico frutto, originario della Cina, importato nel bacino del Mediterraneo intorno al XIV secolo e la cui coltivazione oggi è diffusa in tutto il mondo. Amatissima da grandi e piccini, mangiata a spicchi o in premute, dell’arancia sono noti sia gli elevati valori energetici e nutritivi, atteso che contiene zuccheri, sali minerali e soprattutto vitamine, che le proprietà depurative ed antinfiammatorie. Infatti è consigliata in molte diete, nonché largamente utilizzata nell’industria farmaceutica. E, naturalmente, non manca mai sulle nostre tavole, da colazione a cena, passando per lo spuntino pomeridiano.

E' il frutto di un albero spinoso e molto resistente, l’Arancio, può raggiungere e talvolta superare i 10 metri di altezza. La sua chioma è compatta con foglie ovalari a margini talvolta dentellati; presenta fiori intensamente profumati, spesso riuniti in grappoli, che sono ritenuti un simbolo di purezza, al punto che che vengono portati dalla sposa nel giorno del suo matrimonio. L'arancia si presenta in forma rotonda e sia la polpa, che la buccia che la riveste, si presentano di colore arancione. Ma esistono anche arance con polpa rossa (tarocco).

Famosissima, dal punto di vista culinario, la ricetta "l'anatra all'arancia" ma, soprattutto in Sicilia, la si puo' gustare anche all'insalata, condita con olio, sale e pepe.

Appartenente al genere Citrus, della famiglia delle rutacee, l’arancio in realtà può essere di due specie: il Citrus aurantium, ossia l’arancio amaro o melangolo, i cui frutti si utilizzano soprattutto per fare marmellate, canditi e per creare profumi e il Citrus sinesi, o arancio dolce, che invece rappresenta il frutto comunemente consumato.

In Italia, le regioni a maggiore produzione sono la Calabria, la Sardegna e soprattutto la Sicilia. Di quest’ultima, si ricorda l’antichissima “Conca d’oro di Palermo”, che al tempo della dominazione araba, fu la principale fonte di agrumi di tutto il Mediterraneo.

Letizia Passantino