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13/01/2014
I Cactus, piante pungenti ma molto amate.
I cactus appartengono ad una grande famiglia di piante grasse, le Cactaceae, che annoverano circa centoventi generi e quasi tremila specie. Sono diffusissimi sia nelle regioni desertiche tropicali che in quelle più temperate Americane e vivono in qualsivoglia tipologia di terreno, sabbioso o roccioso.
Ma possiamo individuarli anche su pareti molto scoscese o nascosti in anfratti e fessure dove altre piante non riuscirebbero a sopravvivere.
Si citano a scopo esemplificativo e non di certo esaustivo, alcune delle varietà più conosciute: il cereus, di forma cilindrica scanalata, che raggiunge quasi i 10m d’altezza; il cleistocactus e lo stenocereus thurberi, sempre a fusto colonnare ma più bassi del primo; l’echinocactus, detto anche cuscino della suocera, a forma di palla spinosa (vedi foto) e l’Opuntia Ficus indica con fusto a forma ovaliforme appiattita.
Quest'ultima specie è molto nota per il suo frutto, ricco di semi, che sembra abbia benefici effetti energetici, diuretici e lassativi.
La principale caratteristica di queste piante è quella di possedere un peculiare apparato vegetativo, con un verde fusto carnoso, ripieno di un succo acquoso con foglie trasformate in spine il che consente loro di resistere a lungo nei periodi di siccità.
Infatti necessitano di poche innaffiature e, per chi fosse intenzionato a coltivarle, è necessario tener conto del fatto che temono molto l’umidità e la poca illuminazione, che purtroppo rallenta l’attività clorofilliana determinando un insolito colore giallino ed una sensibilità tissutale agli attacchi degli agenti patogeni.
I cactus sono molto amati, soprattutto per gli splendidi fiori, grandi, vivacemente colorati e quasi sempre presenti in forma solitaria. Numerosi sono i collezionisti delle diverse specie, tanto che esse sono fra le piante ornamentali più richieste e commercializzate.
Letizia Passantino