InfoNapoli24

#
 

Notizie » Cultura » Scienze

La lampadina, una geniale invenzione.

10/02/2014

La lampadina, una geniale invenzione.

L’essere umano, fin dal tempo preistorico, ha avvertito l’esigenza di utilizzare la luce per rischiarare l’oscurità notturna ma anche per tenere a debita distanza i predatori notturni.

Le prime rudimentali lampade erano costituite dalle coppe di pietre o conchiglie, all’interno delle quali era contenuto il grasso animale utilizzato come combustibile. In seguito, i greci le dotarono di un rudimentale stoppino che, nella successiva età medioevale, era composto da un intreccio di fibre di canapa o lino; inoltre esse furono abbellite esteticamente fregiando il rame ed il bronzo con diversi motivi ornamentali.

Occorre attendre l'avvento del XVIII sec. per avere le prime vere lampade a gas, costituito da una miscela di ossido di carbonio ed idrogeno ed alla fine di questo secolo per quelle a petrolio. Ma era già forte l’esigenza di fonti luminose alternative, che potessero sostituire i combustibili.

Finalmente intorno al 1880 Edison e Swan, quasi contemporaneamente, idearono le attuali lampadine elettriche ad incandescenza sfruttando l’emissione di luce da un filamento di carbonio che, da buon conduttore, diveniva appunto incandescente allorquando veniva attraversato da corrente elettrica, ma soprattutto essi ebbero il merito di farle durare nel tempo, creando un vuoto all’interno della lampadina di vetro. Alcuni anni dopo, Coolidge sostituì definitivamente il carbonio con il tungsteno, che divenne il filamento più utilizzato fino ai giorni nostri.

Senza alcun dubbio si può affermare che quella della lampadina elettrica sia una delle più geniali invenzioni, in quanto è stata capace di cambiare radicalmente lo stile di vita umano nonché l’aspetto delle città.

Oggi esistono una grande varietà di lampadine che sfruttano i gas inerti come l’azoto, l’argo-azoto o il cripto, la cui volatilizzazione è talmente ridotta da permettere che, ad altissime temperature, si ottenga una luce bianchissima ed al contempo molto efficiente. Questo è un binomio fondamentale poiché in realtà rappresenta il vero rapporto esistente tra energia luminosa visibile emessa ed energia elettrica assorbita. Difatti quando si accende una lampadina, esiste una parte di energia che viene persa, in quanto non solo non produce calore ma molti raggi di luce non vengono percepiti dall’occhio umano.

Letizia Passantino 

twitter