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06/03/2012
Delitto di Garlasco: per i Giudici realtà 'inconoscibile'
Secondo le motivazioni rese pubbliche ieri dalla Corte D' Assise relative al verdetto di assoluzione emesso nei confronti di Alberto Stasi, nel dicembre scorso, non sarebbe emersa nessuna verità sulla morte di chiara Poggi. In particolare, sottolineano, "nulla si può affermare riguardo a ciò che effettivamente si è verificato nella realtà, che quindi è rimasta inconoscibile".
Uno degli elementi su cui i Giudici si sono maggiormente soffermati è l'assenza di sangue sotto le suole delle scarpe indossate dallo studente della Bocconi. Gli indizi nei confronti di Alberto Stasi sono "risultati privi di forza logica", a differenza di quanto evidenziato nel delitto di Cogne per Anna Maria Franzoni, il cui quadro indiziario venne considerato "concludente". Questo paragone è uno dei passaggi fondamentali delle motivazioni perchè durante il processo d'appello, il legale dei Poggi aveva sfruttato una sentenza della Cassazione del 21 maggio 2009 sul delitto di Cogne, spiegando che "anche con riferimento a Stasi, le ipotesi alternative alla sua responsabilità risultano fantasiose e prive di aggancio alle circostanze accertate in giudizio", giudicando così l'imputato colpevole, alla stregua della Franzoni.
La Redazione