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14/04/2014
I felini maculati, un mix perfetto di eleganza, velocità , astuzia e ferocia.
Leopardi, giaguari e ghepardi sono indubbiamente tra gli animali più belli ed aggraziati della giungla, ma anche tra i più pericolosi. In effetti, la natura li ha dotati di tutto ciò che occorre per renderli degli infallibili cacciatori e delle meravigliose macchine di morte.
Tali fiere hanno fauci possenti ma le loro armi principali, almeno per quanto attiene ai primi due esemplari, sono gli artigli, solitamente ripiegati e nascosti per impedirne il logorio; essi vengono sfoderati prima dell'assalto alla preda, in virtù di un tendine connesso ai muscoli dell’arto. Gli occhi sono lucenti e hanno organi sensoriali e tattili, i peli “radar” sul mento ed i ciuffi di setole sugli arti anteriori. Non manca, inoltre, un udito raffinatissimo, capace di percepire suono flebilissimi.
Si accoppiano per la vita e sono compagni affettuosi ed inseparabili; i piccoli nascono ciechi e, nei primi mesi di vita, vengono amorevolmente accuditi dalla madre che, oltre a provvedere al cibo, li addestra all’arte della caccia con grande attenzione
Sovente si genera molta confusione tra le specie di ghepardi, leopardi e giaguari ( vedi foto A, B e C rispettivamente) e percio', a beneficio dei nostri affezionati lettori, vediamo di chiarire la situazione, analizzando le principali differenze esistenti.
Il ghepardo si presenta più snello e più veloce degli altri due, ma non è capace di arrampicarsi sugli alberi, atteso che le sue unghie non si ripiegano all’interno dei polpastrelli, come prima citato, ma si usurano facilmente e non sono utilizzabili né come arma di offesa, né come difesa.
A tutt’altra sottofamiglia, quella dei Panterini, appartengono invece il leopardo ed il giaguaro che, unitamente al leone ed alla tigre, si distinguono per la struttura particolare dell'osso ioide, che consente loro di ruggire ma anche di “soffiare” come fanno i gatti alle fusa.
Non è raro che talvolta vengono confusi l'uno con l'altro, a causa probabilmente dei disegni "ricamati" sul mantello, che non sono mai uguali, proprio come accade per le impronte digitali umane. Il colore del manto vira dal giallo chiaro a tonalità più scure, così come varia il disegno delle rosette, che sono più piccole e ravvicinate nel leopardo africano rispetto a quello asiatico, mentre nel giaguaro è possibile notare una macchia aggiuntiva centrale, posta all’interno della rosetta.
Il leopardo cammina sulle punte delle zampe con la grazia tipica delle ballerine di danza classica, poggiando le zampe posteriori sulle orme di quelle anteriori; questa andatura fluida gli permette di spostare l’imponente massa corporea senza causare il minimo rumore, mentre il giaguaro, che vive nelle foreste tropicali dell’America centrale e meridionali, ha un corpo più tozzo e robusto ed è anche un abile nuotatore.
Eppure nonostante queste incredibili e stupefacenti caratteristiche, ciò che caratterizza tutti questi animali è la loro intelligenza che, quasi pari alla loro ferocia, consente loro di occupare un gradino molto elevato nella scala evolutiva animale.
Infine non ci si può esimere dal ricordare che a causa della loro vistosa bellezza e del gran pregio della pelliccia, questi animali sono stati cacciati in modo talmente indiscriminato che si sono resi necessari una serie di provvedimenti, atti allo loro protezione e tutela.
Letizia Passantino