Una manciata d’ore e il Signor Orsato di Schio fischierà l’inizio del match. La partita più importante di questa grande stagione Azzurra.

Stasera, sotto gli occhi di centinaia di telecamere e con le consuete decine di Paesi collegati in diretta televisiva dai quattro angoli del mondo, i nostri Azzurri sfideranno la Fiorentina nella Finalissima della Tim Cup.

No. Non è una “coppetta”, magari sarà definita tale dai tifosi che stasera avrebbero voluto gremire gli spalti dello Stadio Olimpico di Roma e che invece saranno assenti. Le ultime due finali lo dimostrano: Napoli-Juventus e Roma-Lazio. Due sfide che da qualche tempo rappresentano l’incontro tra le eccellenze del calcio italiano.

La Coppa Italia, infatti, nella versione recente e con la nuova formula varata dalla Lega Calcio, è ormai paragonabile per prestigio e interesse mediatico alla FA Cup e alla Coppa del Re, a tutto vantaggio di chi potrà stasera alzarla al cielo di Roma. E non dimentichiamoci che chi vincerà si guadagnerà l’accesso alla sfida contro la Juventus per aggiudicarsi la Supercoppa di Lega …Qualcuno ricorda Pechino?

E così, anche se il fuoco della passione Azzurra ardeva già da tempo sotto i carboni in attesa della Finale di stasera, da tre giorni a questa parte anche in città la tensione della vigilia è diventata palpabile. Per il piacere di ogni cuore Azzurro, agli angoli delle strade sono tornate a fiorire le “bancarelle” che vendono bandiere d’ogni forma e -in giro per le strade come sui social network- è stato un brulicare di giovani e meno giovani che s’accordavano tra loro per organizzare il viaggio verso la Capitale.

Da stamattina, poi, la Stazione Centrale di Napoli, l’Autostrada del Sole e ogni Autogrill situato sulla “via per Roma” sono stati presi d’assalto da tifosi organizzati, autobus bardati d’azzurro, intere famiglie vestite da capo a piè con una sola griffe: la SSC Napoli.

E’ un gioioso esodo, e così siamo certi sarà anche, in queste stesse ore da Firenze a Roma. Una finale è una finale, e tutti vogliamo vincerla.

Godiamoci dunque tutto il piacere dell’attesa, questo “limbo” delizioso eppure intriso d’ansia, sugli spalti dell’Olimpico o sul divano di casa, nei pub di mezzo mondo o davanti a un grande schermo. Godiamocelo tutto, e tutti.

E che vinca il migliore: il nostro Napoli! 

Carmine Ciniglia