E' sempre difficile parlare di calcio quando una partita viene segnata da gravi episodi di violenza. Si attendono gli sviluppi delle indagini per capire le motivazioni dell'agguato nel quale sono rimasti feriti a colpi di pistola tre tifosi azzurri. Erano a Roma per seguire la squadra del cuore, e in campo i calciatori del Napoli hanno onorato la maglia con la voglia di vincere per regalare idealmente la Coppa a tutti i sostenitori che in rispettoso silenzio hanno seguito il match contro la Fiorentina.

Nel primo tempo, la splendida doppietta di Insigne sembrava aver spianato la strada ad un facile successo del Napoli. Un segno del destino, perché proprio il fantasista di Frattamaggiore e' stato spesso criticato per la poca propensione al gol in questa stagione e in questa occasione in soli 17 minuti e' andato a bersaglio due volte. Ma un errato posizionamento della difesa ha consentito a Vargas di trovare il varco giusto per ricevere indisturbato e andare a bersaglio con uno splendido sinistro al volo.

La partita diventa più bella e più tesa, i viola cominciano ad entrare in maniera molto decisa e l'arbitro Orsato con personalità estrae qualche inevitabile cartellino giallo. Hamsik, brillante nel primo tempo, si spegne progressivamente nella ripresa, complice un duro colpo al piede patito in un ruvido contrasto. Benitez lo richiama in panchina e lancia Mertens. Pochi minuti e anche Higuain, zoppicante, cede il posto a Pandev. Il Pipita, recuperato in extremis dopo l'infortunio non era ovviamente al meglio ma ha stretto i denti restando in campo finché ha potuto. Una bella notizia per i tifosi viola e per Prandelli arriva con il rientro al calcio giocato dello sfortunatissimo Giuseppe Rossi.

E' il Napoli, però, a rendersi pericoloso con Pandev che di esterno sinistro non riesce a superare Neto dopo un veloce contropiede iniziato da Insigne. A 12 minuti dal termine, clamorosa ingenuità di Inler che, già ammonito e graziato da Orsato in una precedente occasione, commette un fallo tanto evidente quanto inutile a centrocampo e viene spedito anzitempo negli spogliatoi. Napoli in 10, e sostituzione obbligata per Benitez che inserisce Behrami al posto di Insigne. Montella gioca ovviamente la carta Matri, sfruttando la superiorità numerica. Ilicic ha una palla d'oro, ma fallisce clamorosamente il tiro proprio col suo piede migliore, il sinistro.  

Ma Il cuore degli azzurri è immenso, e Dries Mertens trova ancora una volta un gol pesantissimo, che fa scorrere i titoli di coda e regala definitivamente il successo al Napoli. La Tim Cup, dunque, va ad arricchire la bacheca azzurra, e la mente già vola alla prossima sfida di Supercoppa Italia, contro la Juventus.

Donatello Giannetti