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L’Oasi Lago Salso, una palude da proteggere

15/05/2014

L’Oasi Lago Salso, una palude da proteggere

L’Oasi Lago Salso, che fa parte del Parco Nazionale del Gargano, si estende per 1041 ettari, dedicati per una metà a zona di pascolo mentre l'altra è una zona prettamente umida. Quest’ultima può essere considerata la palude più importante di tutta l’Italia meridionale con un elevato valore naturalistico-ambientale di interesse faunistico; infatti essa è tra le aree più produttive e più ricche di biodiversità, in quanto sono presenti specie considerate "prioritarie" ed associazioni vegetali che altrimenti non troverebbero altro habitat idoneo.

La presenza dell’acqua dolce favorisce lo sviluppo di una ricca flora con specie considerate spontanee. Tra le tante, a titolo esemplificativo e non esaustivo, citiamo la tipica cannuccia di palude, la Thyfa e la rarissima Utricularia australis, una piccola pianta acquatica carnivora, mentre nelle zone più salmastre cresce la Salicornia.

Per quanto attiene alla fauna, sono stati osservati anfibi come la raganella, la rana verde e il rospo smeraldino; numerosi rettili sono presenti con diverse specie di serpenti e la rara testuggine palustre, mentre tra mammiferi si segnalano pipistrelli, ricci, volpi, tassi e lepri europee.

Per decenni l’uomo ha tentato di bonificare le aree umide, cercando di tramutarle in aree coltivabili, senza tener conto di quanto fossero invece importanti naturalisticamente, difatti esse sono zone di sosta, di rifugio, di svernamento e di riproduzione per numerosissime specie migratorie aviarie.

In questa oasi WWF vivono più di 300 specie di uccelli: non è difficile osservare il volo degli aironi, nidificare le cicogne bianche ed il Marangone minore, che è il più piccolo tra i Cormorani. Le anatre presenti sono di diversa forma e colore, come il raro Fistione turco e la Moretta tabaccata. Fra gli uccellini tipici di questa palude si sentono cinguettare i Basettini, mentre tra i rapaci vi sono il Lanario, il Falco pellegrino, il Falco pescatore, il Falco di palude e diverse albanelle. In primavera è facile che arrivino anche il Falco cuculo ed il Grillaio.

Particolarmente degna di nota è la presenza del Tarabuso e del Chiurlottello che è una delle 5 specie in Europa a cui è stato assegnato il massimo grado di rischio di estinzione totale, difatti classificato come “Critically Endangered” da BirdLife International e dall'IUCN.

Per tutte le motivazioni sopra citate, attualmente la biodiversità ambientale di questo incantevole paradiso è considerata Zona di Protezione Speciale (ZPS) nonché Sito di Importanza Comunitaria (SIC), ed è tutelata grazie al contributo di numerosi progetti finanziati anche dall'Unione Europea.

Letizia Passantino

 

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