Tra il Nord Africa ed il Medio Oriente c'è un piccolo villaggio nel quale le donne crescono i bambini, cucinano, spingono i muli e si arrampicano per il sentiero della montagna per raggiungere la sorgente. Il percorso da compiere è arido, ricco di rocce e pendii e molto spesso risulta fatale per alcune donne che perdono i propri figli ancor prima di metterli al mondo. Tutto ciò accade sotto gli occhi dei propri uomini che trascorrono le giornate fumando e chiacchierando.
Un giorno la giovane Leila decide che è giunto il momento di ribellarsi, tutte le donne dichiareranno lo sciopero dell'amore finchè l'acqua non verrà portata al villaggio. Leila è il nome dell'attrice Leila Bekhti che vince nel 2011 il Cèsar come migliore promessa del cinema francese. Ad affiancarla Hafsia Herzi che nel film interpreta l'amica Esmeralda. Per le due attrici il film è un ritorno alle proprie tradizioni arabe. Il regista Radu Mihaileanu si è ispirato ad una storia accaduta nel 2001 in Turchia, dove le donne si sottraggono agli uomini.Il film è come una favola al femminile gioiosa e dolorosa che riempie di speranza. Un bagno di tradizioni, tra colori, balli e canti folkloristici. L'acqua nel film è metafora di nutrimento per ogni essere vivente. Il film è nelle sale dal 9 marzo in occasione della festa della donna. Durante la presentazione del film hanno sfilato a Cannes sul tappeto rosso venti donne marocchine del villaggio, a dar prova che qualcosa sta cambiando nel mondo delle donne sempre meno disposte a piegarsi alle ingiustizie.

Anna Vicario