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Sapore di sale in terra pugliese

03/06/2014

Sapore di sale in terra pugliese

Il sale è il nome usualmente utilizzato per definire il composto cristallino del cloruro di sodio “NaCl”, da tutti (o quasi) comunemente utilizzato in cucina per condire i cibi o per conservare le sostanze alimentari. Nessun essere vivente puo' rinunciare a questa sostanza in quanto costituiti per la maggior parte di acqua salata  ed inoltre, per reintegrare le perdite fisiologiche, è necessario reintrodurne nell’organismo adeguate quantità.

La maggiore risorsa è proprio l’acqua marina. Il principio è assai semplice: evapora molto velocemente con l’azione del sole e del vento, in enormi bacini poco profondi e tutti collegati tra loro, lasciando i cristalli a deposito nelle cosiddette “saline”. Nel mondo esistono molti laghi salati, che costituiscono importanti giacimenti di cloruro di sodio, anche se alcuni di essi si presentano all’apparenza quasi completamente asciutti. In Italia, tantissimi anni fa, le saline erano molto più numerose e diffuse su tutto il territorio rispetto a quelle esistenti oggi.

In tale contesto ne citiamo solo alcune a scopo esemplificativo e non esaustivo: quella di S.Antioco, di Trapani, di Cervia e di Margherita di Savoia (foto). Quest’ultima raggiunge una superficie molto vasta, di oltre 3000 ettari e fornisce un contributo annuo molto importante rispetto al sale prodotto in Italia.

L’ecosistema salmastro tipico delle saline è molto complesso e affascinante. D'altronde, della sua importanza naturalistica, cari lettori, ne avevamo già parlato in un nostro precedente articolo, a proposito della vicina Oasi Lago Salso http://www.ginadonewsmagazine.it/detail.php?id=18165  facendo presente come tutta la zona fosse sito di interesse comunitario (SIC), zona di protezione speciale (ZPS) o di area importante per gli uccelli (IBA).

Infatti, in quest’area svernano ogni anno almeno 40 mila uccelli e vi nidificano specie poco comuni, prime fra tutte quella del Fenicottero rosa (Phoenicopterus ruber). Ma il sale oltre ad essere un elemento fondamentale dell’alimentazione, regola i liquidi e la permeabilità delle membrane cellulari, quindi più in generale la pressione corporea, entrando a far parte della composizione di numerose soluzioni fisiologiche; ricordiamo a tal proposito gli effetti benefici delle rinomate terme salsobromoiodiche.

Il sale è largamente utilizzato dalla grande industria chimica, da quella cosmetica nonché dalla farmaceutica. Inoltre, esso è utilizzato per ulteriori attività quali il funzionamento dei depuratori d’acqua e per la refrigerazione; nella concia delle pelli come antifermentativo per interrompere la decomposizione naturale e nelle tintorie come mordente per fissare il colore sui tessuti; come antigelo sulle strade, poiché abbassa la temperatura di congelamento dell’acqua evitando la formazione di ghiaccio; come batteriostatico in quanto blocca la proliferazione di batteri, la fermentazione e la putrefazione; nella produzione dei laterizi e in quella di resine collanti; nelle vetrerie in quanto abbassa la temperatura di fusione della sabbia e nella cottura dell’argilla per aumentarne l’impermeabilità.

Per tutti questi svariati usi, si intuisce la grande importanza di tale composto, che già ai tempi dei romani era considerato un bene prezioso almeno quanto l’oro, difatti non a caso è stato utilizzato da re ed imperatori per pagare i soldati, da ciò si deve il termine “salario”. 

Letizia Passantino

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