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Brasile 2014: la Germania non chiude i conti con la qualificazione. Argentina e Nigeria OK

22/06/2014

Brasile 2014: la Germania non chiude i conti con la qualificazione. Argentina e Nigeria OK

 

Nel 10mo giorno di gare del Mondiale 2014, seconda giornata per i gruppi F e G. La Germania può chiudere i conti nel suo girone, battendo il Ghana. Tuttavia non succede così, in quanto gli africani sono protagonisti di una grande partita e rischiano di battere i teutonici. Gli uomini di Löw si portano avanti con Mario Götze, ma Gyan e Ayew spaventano la Germania con un uno-due micidiale. Il sempreverde Klose pareggia i conti e realizza un proprio record personale: 15 gol in un mondiale, come Ronaldo (quello del Brasile). Ha ancora tempo per battere questo record.

Peter Odemwingie decide invece la gara della mezzanotte tra Nigeria e Bosnia, eliminando matematicamente i bosniaci (esordienti in un Mondiale) e rimettendosi in gioco per la qualificazione agli ottavi della rassegna iridata

Ma la copertina spetta di diritto a Lionel Messi, autore al 91’ del gol vittoria dell’Argentina sul coriaceo Iran. Al numero 10 albiceleste era stato spesso imputato di non essere decisivo come (invece) succede spesso nel Barcellona. Quattro anni fa non ha lasciato traccia nel mondiale sudafricano, risultando una delle delusioni della rassegna.

In questa edizione “La Pulce” vuole essere protagonista, scrollandosi di dosso i fastidiosi parafoni con Maradona (che è e resta il vero simbolo dell’Argentina e del calcio mondiale). Scoperto giovanissimo nelle giovanili del Newell’s Old Boys, il quasi 27enne Messi (il 24 giugno è il suo compleanno) viene portato in Europa dal lungimirante Barcellona. Dopo esperienze col Barcellona C e col Barcellona B, il grande esordio in Serie A a 17 anni. Il Barça è stata l’unica squadra a credere veramente in lui, essendo Messi stato scartato ancora giovanissimo da altre squadre per la sua statura molto bassa. Coi blaugrana ha avuto vittorie personali e di squadra, tanto da diventare il numero uno al mondo del calcio moderno. Riuscirà a riportare la coppa del mondo in patria dopo 28 anni?

Vincenzo Perrella
 

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