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15/03/2012
Chelsea- Napoli: La partita vista dalla donne..
Fine del sogno. Il Napoli esce sconfitto (4-1) dopo i tempi supplementari allo Stamford Bridge ed è il Chelsea a qualificarsi al turno successivo della Champions . La formazione azzurra ai quarti di finali della più importante competizione europea per club: un sogno che tutti i tifosi napoletani rincorrono da decenni, fin dai tempi di Maradona. Ieri, tutti pronti per la partita: ci siamo riuniti, in famiglia, fra amici, per fare il tifo; noi donne, per lo più poco tecniche, ma ben consapevoli dell' importanza che questa partita avrebbe avuto per gli uomini a noi vicini, per la nostra città, li abbiamo affiancati volentieri, li abbiamo guardati: agitati, attenti, insieme a protestare, a gridare, a incoraggiare e a gioire, e lo abbiamo fatto con loro, emozionandoci.
Circa tremila persone erano lì, sul campo, per sostenere la squadra, ognuno di noi conosceva almeno una persona, che era a Londra per la tanto agognata vittoria del Napoli.
La partita, non possiamo nasconderlo, ci ha coinvolte, dall'inizio alla fine; il vantaggio conquistato dal Napoli, al S. Paolo, sulla stessa squadra, ci aveva rese speranzose che l'antico sogno, il risultato che sarebbe rimasto storico, potesse realmente concretizzarsi, ieri, a Londra. Ma il destino non ha voluto che la nostra città potesse esultare per la sua squadra, a cui tutti i tifosi sono legati con un filo solido, inattaccabile.
Abbiamo assistito al primo goal del Chelsea, poi al secondo, in un alternarsi di colpi di scena, che hanno rappresentato un indimenticabile spettacolo per tutti, anche per chi di calcio poco si interessa; poi, finalmente l'atteso goal del Napoli che ha ribaltato la sorte della squadra. Per un lasso di tempo non misurabile abbiamo sperato trepidanti nel goal del pareggio che avrebbe visto un Napoli assolutamente vincitore della partita. Ma la palla, dispettosamente, ai nostri occhi inesperti, troppe volte è andata fuori dalla porta, per un "pelo", anche se era chiaro che il Chelsea, guidato magistralmente da Di Matteo, allenatore tatticamente italiano, ha giocato la partita "della vita", come qualche amico ha detto, commentandola dal vivo. Noi donne, abbiamo innanzitutto criticato la scelta delle "magliette" per il Napoli, pensando che anche se era di diritto, la squadra avversaria ci avesse "rubato" il colore, il nostro bell'azzurro, di cui andiamo fiere, poi, abbiamo provato molta "antipatia" per il protagonista indiscusso del macht, l'esuberante Drogba, che a noi è apparso subito, più "scorretto" che "campione", impressione confermata dall' "occhietto" furtivo che "controllava" l'esito del suo ennesimo "scontro", mentre, ancora una volta era a terra... E ancora, alla parata straordinaria del nostro portiere, ci è sembrato, che lui avesse magicamente "spiccato il volo" per parare " l'imparabile"...E poi quella manciata di minuti, nei tempi supplementari, ci hanno fatto soffrire mentre ancora speravamo che il sogno napoletano non si infrangesse. Infine abbiamo guardato con commozione le lacrime di alcuni e e l'applauso scrosciante, comunque, dei nostri tifosi, per il "loro" Napoli, che anche se sconfitto, ha saputo regalare, ai suoi tifosi e alla sua città, ancora una volta, emozioni indimenticabili.
Donata Porta.