Sono serviti ancora una volta i tempi supplementari per decidere l'ultima sfida degli ottavi di finale, quella tra Belgio e Stati Uniti. Nonostante la grandissima qualità nelle giocate nei pressi dell'area di rigore avversaria, gli uomini allenati da Wilmots hanno fallito in maniera più o meno clamorosa almeno una mezza dozzina di palle-gol nei 90 minuti regolamentari, terminati sullo 0-0.

Gli Stati Uniti si sono difesi con ordine, senza però riuscire mai a mettere in crisi la difesa belga, sempre molto tempestiva e guidata da un navigatissimo Van Buyten. Origi, Mertens, Hazard, De Bruyne, Mirallas, Lukaku: impossibile tenere a bada tanti giocatori di tale tecnica, alcuni dei quali sono rimasti inizialmente in panchina per poi entrare nel finale per dare la spallata decisiva agli Stati Uniti.

Bellissima la rete messa a segno da De Bruyne all'inizio del primo tempo supplementare, ma il merito maggiore va al devastante impatto di Lukaku, autore dell'assist per il vantaggio e del gol del raddoppio, che sembrava aver chiuso il match.

Ma abbassare la guardia è sempre deleterio, e il Belgio ha pagato immediatamente i pochi minuti in cui ha rifiatato subendo il gol di Julian Green. Accorciare le distanze era ovviamente il viatico migliore per gli americani che spinti dai loro tifosi hanno tentato in tutti i modi di riportare la partita in parità, ma un fenomenale Courtois ha compiuto un intervento prodigioso salvando un gol che sembrava già fatto.

Una vittoria meritatissima per questa squadra che non ha punti deboli evidenti e sembra fisicamente in grado di accelerare ogni volta che il match lo richiede. Da non sottovalutare il valore assoluto di questa rosa, vera rivelazione degli ultimi anni e prontissima ad affrontare la grande Argentina nei quarti di finale.

Donatello Giannetti