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Brasile 2014: calcio offensivo e reti ma in campo tanto equlibrio

03/07/2014

Brasile 2014: calcio offensivo e reti ma in campo tanto equlibrio

I modiali di calcio in Brasile si concedono una pausa dopo venti giorni in cui si sono giocate oltre cinquanta partite. Questa abbuffata calcistica ha prodotto le otto squadre che si sfideranno nei quarti di finali. A livello continentale sono rimasti solo il Centro-Sudamerica e l'Europa con quattro nazionali ciascuno. Da una parte il Brasile padrone di casa, l'Argentina, la Colombia e la sorpresa Costarica mentre dall'altra Olanda, Belgio, Francia e Germania. Da questo lotto di squadre uscirà quella che per quattro anni sarà la nazione campione del mondo.

Durante la fase a gironi si e' notato un calcio più spettacolare con gli allenatori che impostavano le gare curando maggiormente la fase offensiva ed infatti i gol realizzati sono stati tanti. Negli ottavi invece si e' pensato soprattutto a non prenderle anche in virtù del fatto che c'era l'eliminazione diretta. Non a caso cinque partite su otto sono state decise nei tempi supplementari o addirittura ai calci di rigore.

Da un punto di vista tattico, la rassegna iridata ha sinora evidenziato come alcune squadre, compresa l'Argentina, in taluni frangenti hanno adottato una difesa a tre dopo diversi anni in cui la linea a quattro era il modulo utilizzato da tutti. Inoltre, si sta rivalutando la figura del fantasista o comunque del calciatore di maggior talento a cui viene concessa libertà d'azione dopo che per molto tempo anche a questo tipo di calciatori veniva chiesto un notevole sacrificio tattico.

Ci riferiamo ovviamente ai Messi, Neymar, Robben, lo stesso Hazzard del Belgio, calciatori che sono stati decisivi per le loro squadre per la loro classe ma anche evidentemente perché vengono lasciti liberi di svariare dai propri allenatori.

Ora ci accingiamo ad assistere ai quarti di finale con alcune squadre come Brasile, Argentina, Olanda che sembrano superiori alle altre anche se non e' da escludere che Belgio e Colombia possano dire la loro sino in fondo. Auguriamoci di assistere ancora a partite di alto livello perché parafrasando una vecchia pubblicità, il calcio e' un piacere se non e' bello che piacere e'? 

Antonio Rea

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