InfoNapoli24

#
 

Notizie » Cultura » Scienze

Il mare, un'immensa distesa blu...

18/07/2014

Il mare, un'immensa distesa blu...

Si definisce “mare” l'insieme delle acque salate che coprono il 70% circa della superficie del globo terrestre. Pur costituendo un complesso unico e comunicante, è suddiviso in grandi bacini detti oceani, nell’ambito dei quali si considerano dei bacini minori detti mari.

I mari si distinguono in marginali o periferici, quelli poco individualizzati e senza netta separazione dagli oceani, come il Mare del Nord o il Mare d’Irlanda che hanno profondità deboli e fondali poco accidentati, ma anche come quello di Norvegia, di Bering o del Giappone che corrispondono a grandi conche o fosse, comprese tra direttrici di catene montuose, spesso instabili a causa dei movimenti della crosta terrestre.

I mari continentali invece comunicano con gli oceani attraverso stretti passaggi, il Mar Baltico ed il Mar Mediterraneo ne sono un esempio; infine altra tipologia è quella dei mari chiusi, ossia privi di sbocchi verso l’oceano e simili a grossi laghi, dovuti per lo più a sprofondamenti tettonici come il Mar Caspio ed il Mar Morto.

Il mare è una immensa massa d’acqua soggetta ad ogni tipo di movimento che come onde, correnti o maree si susseguono incessantemente, celando e scoprendo grandi ricchezze sottomarine.

In generale si suole distinguere tre principali regioni marine: quella litorale, la pelagica e la abissale. Le prime due regioni si suddividono in ulteriori zone fra loro parallele e contraddistinte da particolari variazioni dovute a fattori chimici e fisici, che in effetti condizionano la “vita” presente in tale complessa distesa d’acqua. I più importanti fattori limitanti sono: la salinità, la temperatura, la pressione, la luce e l’ossigenazione; in particolare si evidenzia il rapporto esistente tra densità e temperatura, poiché ad alte latitudini le acque fredde e più dense son solite scivolare verso il basso, richiamando viceversa le acque più profonde verso l’alto e provocando un rimescolamento di sali ed organismi.

Il colore del mare è cangiante, noi tutti amiamo osservare le mille sfumature che vanno dall’azzurro chiaro al blu più intenso. Spesso ci siamo chiesti il perché di tale colore, pensando che fosse semplicemente uno specchio del cielo.

In effetti un cielo limpido o plumbeo può influenzare la tonalità del mare ma il suo colore dipende soprattutto dal diverso assorbimento delle radiazioni solari da parte delle particelle d’acqua che, in base alla profondità, percepiscono preferenzialmente la banda del blu. Soltanto in alcuni casi, le variazioni possono dipendere dalla presenza di particolari organismi come per le occasionali fioriture di un tipo di alga di color rosso da cui appunto sembra derivi il nome del Mar Rosso.

Per quanto riguarda la luce solare, essa è assolutamente indispensabile per la sintesi clorofilliana vegetale e penetra fino a circa 200m di profondità, in base alla limpidezza delle acque. Grazie ad essa miriadi di diatomee pullulano, costituendo una fonte costante di sostanza organica, necessaria quale nutrimento per innumerevoli piccoli esseri, appartenenti al regno animale: larve di vermi, crostacei, molluschi, echinodermi e pesci.

Ma i veri dominatori del mare sono i pesci, presenti ovunque e a tutte le profondità, perfino in quelle abissali, dove non giunge la luce e quindi non possono esistere i vegetali. Tali abitanti sono dei predatori carnivori alquanto singolari, poiché presentano bocche sproporzionatamente grandi, denti molto lunghi e stomaci fortemente dilatabili, capaci di accogliere prede maggiori della propria taglia, suscitando grande interesse nella comunità scientifica e stimolando da sempre la fervida immaginazione di narratori del genere fantasy.

Letizia Passantino
 

twitter