Giunti a metà agosto le diverse rose dei vari club europei sono quasi al completo, pronte a dare il via alla nuova stagione. Ma prima, per alcune squadre tra cui il Napoli c'e' da superare lo scoglio del preliminare di Champions League. Gli azzurri scenderanno in campo martedi, al San Paolo, per affrontare l’Atletico Bilbao, gara di andata valida per l’accesso ai gironi. Un sorteggio evidentemente non benevolo per i partenopei che, con le urne europee evidentemente non hanno fortuna. Tuttavia, Higuain e compagni hanno tutte le carte in regola per passare il turno anche se la squadra di Bilbao è avversario di grande spessore, reduce da un ottimo campionato concluso al quarto posto, alle spalle solo delle due squadre della capitale e del Barcellona.

Una posizione che è valsa, appunto, il ritorno nella massima competizione europea dopo ben 20 anni di assenza. Risultato incredibile i cui meriti vanno ascritti in particolar modo all'allenatore Ernesto Valverde che ha rivoluzionato la squadra. Grazie ad una buona dose motivazionale e con gli giusti schemi tattici il mister ha riportato il club ai vertici del campionato spagnolo. Il modulo di gioco preferito è lo stesso utilizzato dal suo connazionale alla guida del Napoli. Un 4-2-3-1 a trazione anteriore, che garantisce la presenza di molti uomini nella trequarti avversaria ma che, inevitabilmente, in qualche fase lascia sguarnita la linea difensiva. 66 i gol realizzati dai Rossobianco nella passata stagione, un ottimo risultato se non si tenesse conto delle 39 reti incassate.

Nonostante la cessione al Manchester United di Ander Herrera, trequartista e giocatore fondamentale nell'ascesa della squadra , la rosa resta ricca di talenti capaci di adattarsi in campo anche con un'altra sistemazione, come il 4-3-3 provato più volte da Valverde.

Trascinatore dell’attacco e della squadra è senza dubbio Aritz Aduriz che con 16 gol e 10 assist è stato il primo artefice del grandioso risultato in campionato. Spesso la punta spagnola viene affiancata sulle fasce da due interpreti veloci e talentuosi. Si tratta del giovane Iker Munian, soprannominato il Messi Basco, che garantisce superiorità numerica in fase offensiva, riuscendo a "saltare" spesso il suo marcatore e, sulla corsia opposta, di Markel Susaeta, autentico assistman.

A metà campo, reparto ancora in fase di allestimento, per ora c’è la certezza di Riko e Iturraspe. I due mediani molto fisici e compatti vanno ad infoltire in fase di non possesso una linea difensiva che non è imperforabile, ma sono capaci, una volta conquistata la palla, di ribaltare velocemente l’azione.

L'aspetto che puo' far sorridere il Napoli è quello legato alla difesa dei baschi che, dicevamo, forse rappresenta l'anello debole della catena. Iralzoz è il portiere e, a guidare la difesa c’è il veterano capitano della squadra Gupergi affiancato dalla giovane promessa Laporte.

La coppia spesso viene "abbandonata" al proprio destino a causa delle costanti propensioni offensive dei due esterni bassi e potrebbe essere questo uno degli aspetti tattici che Valverde cercherà di valutare con attenzione, considerato anche che il napoli da quelle parti ha Insigne, Callejon e Mertens che sono devastanti.

Contemporaneamente però sarà il Napoli a dover prestare attenzione alle azioni corali degli spagnoli ricche di fraseggi e verticalizzazioni che mirano a sfiancare l’avversario per poi ricercare il varco giusto dove affondare il colpo. Due squadre quasi a specchio quindi che si affronteranno sul campo senza esclusione di colpi per conquistare una posta in palio molto importante capace già di compromettere l’andamento della stagione.  

Gianluca Cotone