Beati i nati così. Positivi e allegri, gol più gol, sorrisi e lampi di gioia. Il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto. Non è un caso che, quelli così, calamitino privilegi. Giusto così. Come indossare la fascia di capitano della squadra più antica. Il simbolo di una storia grande, la rappresentazione di ideali autentici. C’era una volta il Genoa e c’è ancora. Con la faccia e i valori di Luca Antonelli. Il capitano designato. Quarta stagione di A con il Grifone, come lui, solo lui e il “carrarmato”Juraj Kucka. Avanti la ‘vecchia’ guardia, per spianare la strada alla nuova.

Al Ferraris domenica sarà battaglia in campo, festa dello sport sugli spalti. “C’è voglia di riabbracciare il pubblico per la prima a Marassi. Se vinciamo si scatena un entusiasmo incredibile, daremo il 110%. Noi siamo pronti, il mister è carico”. C’è tanto lavoro da sbrigare, l’estate però non sta passando invano. “Siamo un gruppo sano che basa tutto sul collettivo, formato da giocatori che vogliono confermarsi e altri in cerca di riscatto. I giovani hanno accumulato esperienza e fungeranno da traino. Le premesse sono buone e la società ha operato al meglio. Obiettivi? Migliorare il punteggio dello scorso anno, il resto si vedrà”.

Fonte: genoacfc.it (sito ufficiale)