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14/09/2014
Il fico, un dolcissimo frutto estivo.
Il fico è un frutto originario dell’Asia Minore diffusosi successivamente in tutto il bacino del Mediterraneo; infatti, la sua pianta, il Ficus, ben si adatta al clima caldo temperato ed è capace di resistere anche a lunghi periodi di siccità, in terreni aridi e pietrosi, grazie ad un robusto ed invasivo apparato radicale che penetra profondamente a cercare l’acqua.
Assai longeve resistenti, appartenente alla famiglia delle Moracee, se ne conoscono numerosissime varietà, di cui la maggior parte danno frutti commestibili, mentre altre sono utilizzate al solo fine ornamentale. Possiedono un tronco corto, la cui corteccia è liscia e di color grigio, i rami sono un po’ tortuosi con grandi verdi foglie lobate dalla forma variabile ed inoltre, sono caratterizzati dal possedere un succo particolarmente lattiginoso. I loro fiori sono piccoli ma molto numerosi, su di essi si posa un particolare insetto imenottero che provvede alla loro fecondazione.
In verità il fico potrebbe essere considerato come un “falso frutto”, poiché tale parte commestibile non è altro che il ricettacolo fioreale divenuto polposo e zuccherino, mentre i “frutti veri” sono piccolissimi ed immersi all’interno della polpa.
Possiamo distinguere due tipi di fichi: i fichi fiori, detti anche fioroni o primaticci, che maturano all’inizio estate ed i fichi veri o tardivi, che sono tipici del periodo settembrino. Tutti i frutti sono particolarmente energizzanti poiché contengono oltre ad una grande quantità di acqua, zuccheri, enzimi benefici, vitamina A e numerosi sali minerali come calcio, fosforo e ferro.
Per le sue proprietà benefiche il Ficus è coltivato dai tempi remotissimi; si hanno numerose testimonianze della sua presenza in tutte le antiche civiltà mediterranee, dalla Mesopotamia, dall'Egitto e soprattutto dall’antica Roma. Oltre ad essere molto apprezzato per il suo gusto dolce e appetitoso, era considerato un simbolo della sessualità, quindi se da una parte veniva visto come l'albero della gioia e della procreazione, dall'altra anche come quello del peccato.
A tal proposito, storicamente famoso è l’albero di fico sotto il quale furono trovati Romolo e Remo mentre venivano allattati da una lupa, la leggenda vuole che anch’essi fossero considerati dei “frutti impuri”, poiché nati dall’unione peccaminosa della vestale Rea Silvia col Dio Marte.
Letizia Passantino