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22/09/2014
Serie A: il resoconto della terza giornata. Vincono Juve e Roma, pareggia l'Inter
Tante conferme e alcune sorprese in questa 3° giornata di Serie A, dove Juventus e Roma svettano prime in classifica a punteggio pieno e reti inviolate. Dunque le capoliste si confermano le squadre favorite per il successo finale, ma comunque il campionato resta ancora aperto per quanto fatto vedere dagli altri club.
Cominciamo col primo anticipo di questa giornata, Cesena – Empoli, terminata 2-2 dopo che i romagnoli avevo chiuso il primo tempo col risultato di 2-0. Ottimo inizio dell’Empoli che domina il campo tenendo bene palla, ma poi il Cesena, senza idee, cambia modulo andando a sfruttare gli esterni e rafforzando le marcature; da qui la svolta che porta ai gol di Marilungo e Defrel. Nella ripresa, un rinato Empoli entra in campo ottenendo un rigore grazie a Verdi, Tavano non sbaglia dal dischetto portando il risultato sul 2-1. Al 72’ gli uomini di Sarri pareggiano con Rugani, bravo a sfruttare una mischia in area.
Passiamo al secondo anticipo, il “Big Match” Milan – Juventus, conclusosi con la vittoria dei bianconeri, grazie ad una rete di Tevez. Allegri ha preparato bene la gara, pressando alto i rossoneri e concedendogli molto poco. La Juventus ha creato molto gioco e tante occasioni ma il Milan si è difeso molto bene, fino al 71’ quando Pogba serve Tevez che infila Abbiati. Nonostante il debutto di Torres, ininfluente ed ammonito, la partita non cambia.
Nella giornata di domenica, tante emozioni e tanti gol in Chievo – Parma, terminata 2-3. Clivensi aggressivi e subito in vantaggio con Izco al 4’ grazie ad un assist di Lazarevic. I ducali faticano a riprendersi dal gol a freddo, ma il Chievo lascia l’iniziativa ai ducali che ne approfittano, creando gioco ma non trovando mai sbocchi, fino alla fine dei primi 45’. Nella ripresa Donadoni effettua due cambi che stravolgeranno la partita,
Galloppa e Coda al posto di Lodi e Ghezzal. Proprio Coda innesca il contropiede di Cassano che realizza la prima rete per il Parma. Sempre Coda realizza il momentaneo pareggio concludendo in rete su lancio di Galloppa e l’assist di petto per Cassano che porta il risultato sul 3-1 per il Parma. Infine Paloschi, appena entrato, segna all’82’ su calcio d’angolo battuto da Botta; nonostante il finale movimentato il risultato non cambia.
Nel primo pomeriggio, allo stadio Olimpico, si è disputata Roma – Cagliari, terminata 2-0 per i padroni di casa. Gara chiusa nei primi 13’ dai giallorossi prima con Destro al 10’ e poi con Florenzi al 13’; il Cagliari, mai davvero in partita, non riesce a reagire, l’unica vera occasione è un calcio di punizione di Sau che finisce di poco alto.
Passiamo a Sassuolo – Sampdoria, terminata con uno scialbo 0-0 che premia un Sassuolo nel primo tempo preda dei blucerchiati. Invece nella ripresa, i neroverdi riescono a penetrare l’area della Sampdoria creando qualche pericolo in un paio di occasioni.
Per quanto attiene alla Sampdoria, questo pareggio rappresenta un passo indietro rispetto alla vittoria contro il Torino.
Ultima partita delle 15 è stata Genoa – Lazio, conclusasi 1-0 per i rossoblu. Il primo successo del Genoa in campionato arriva inaspettatamente contro una Lazio sprecona e sfortunata dinanzi ad un eccezionale Perin. I biancocelesti dominano il campo per gran parte della partita ma i grandi interventi di Perin, l’espulsione di De Vrij all’85’ per doppia ammonizione e l’ingresso di Pinilla consentono ai grifoni di trovare il gol con il cileno all’87’ su assist di Perotti.
Nel tardo pomeriggio si sono disputate Udinese – Napoli e Atalanta – Fiorentina, conclusesi rispettivamente 1-0 e 0-1. Cominciamo con Udinese – Napoli, partita dalle grandi aspettative per i tifosi partenopei andate però deluse dopo una buona prova degli azzurri. Il Napoli pressa alto i friulani, che non impensieriscono più di tanto la difesa napoletana, crea molto gioco ma non riesce a buttarla dentro, registrando anche un palo di Gargano. Così al 70’ Danilo, su calcio di punizione di Di Natale, realizza in scivolata il vantaggio dei friulani. Benitez gioca le carte Callejon, Mertens e De Guzman ma, grazie anche ad una buona prestazione di Karnezis, non cambia molto.
Nell’altro match, allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia”, i bergamaschi giocano un’ottima partita contro una Fiorentina rivoluzionata da Montella. L’Atalanta inizia la gara imponendo il suo gioco ad una Fiorentina meno solida a centrocampo, considerate le assenze di Borja Valero e Pizzarro, e che fatica a costruire. Nella ripresa Montella inserisce Kurtic al posto di Badelj e proprio l’ex granata, appena entrato, trova la rete al 57’. Gli uomini di Colantuono cercano disperatamente il pari, ma la Viola, senza correre rischi, gestisce la partita fino al termine dei 90’.
Concludono la terza giornata di campionato i posticipi Palermo-Inter e Torino-Verona. I nerazzurri sbattono contro i rosanero al Renzo Barbera costretti al pareggio dopo una partita ricca di emozioni. Passano per primi in vantaggio i padroni di casa al 3' con Vasquez che non può sbagliare a pochi passi da Handanovic aiutato da un errore in area di Vidic. Al 41esimo è Feddal a restituire il favore a Kovacic che sigla il pareggio, sfruttando l'errore di impostazione del calciatore palermitano. Numerose le occasioni nel secondo tempo da una parte e dall'altra: prima Vasquez coglie la traversa al 73esimo, poi in chiusura di ripresa Sorrentino “toglie” dall'incrocio dei pali il colpo di testa di Osvaldo.
All'Olimpico di Torino, invece, arriva la prima sconfitta casalinga per i granata divenuti il fanalino di coda della classifica ed ancora a quota zero nella casella dei gol segnati. Gli uomini di Ventura sono parsi sfilacciati e privi di idee, mentre gli scaligeri sono stati più organizzati e compatti. Caratteristiche che hanno permesso di soffrire e di colpire al momento giusto al 66esimo con Ionita appena entrato, al contrario del Toro ha progressivamente allentato la presa. Gli uomini di Ventura hanno finanche fallito un rigore con El Kaddouri all'88esimo, che si è fatto ipnotizzare da Rafael il quale ha compiuto un miracolo sulla ribattuta dello stesso calciatore marocchino.
Fabrizio Rossi