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24/09/2014
I lupi, degli astuti e fieri abitanti dei nostri boschi.
Lupo è il nome comune che si suole dare ad alcune specie di mammiferi carnivori appartenenti al genere Canis. Hanno un’area di diffusione molto vasta, popolando il Nordamerica, Eurasia e Nordafrica, mentre in Italia sono presenti sugli Appennini. Prediligono luoghi alquanto solitari e di giorno tendono a nascondersi nelle anfrattuosità del terreno mentre nelle ore notturne di notte sono impegnati alla ricerca di prede facilitati da un sistema sensorio molto acuto.
Molto simili al cane lupo, differiscono da questo sia alcune caratteristiche fisiche oltre che per l’indole, in quanto sono più schivi, aggressivi e difficilmente addomesticabili.
Dotati di un corpo magro con un pelame lungo e folto soprattutto d’inverno, hanno un colore che varia dal grigio o giallo-rossastro, in base al clima ed all’età dell’animale. I fianchi sono piuttosto incavati, le zampe sottili e la testa presenta un muso lungo, occhi obliqui, orecchie dritte e zanne lunghe e ricurve, taglienti come rasoi. Esiste un dimorfismo sessuale secondo il quale le femmine sono più piccole dei maschi ed hanno il muso più sottile ed una coda meno folta.
La struttura sociale è di tipo piramidale al cui vertice si trovano il maschio e la femmina, monogami, definiti “alpha”, che sono gli unici ad accoppiarsi all’interno del branco. I cuccioli restano accanto ai genitori per lungo tempo, fino all’età di due o tre anni. Al loro allevamento partecipano attivamente il resto dei componenti del branco: pochi animali selvatici hanno come loro, un sentimento familiare talmente spiccato.
La leadership del branco cambia nel tempo e si fonda su una serie di lotte e rituali fissi che però non sono mai volti alla morte del rivale quanto piuttosto al suo solo ferimento.
I lupi si cibano soprattutto di conigli, piccoli roditori e uccelli anche se preferirebbero prede più grosse come bovini e ovini. La caccia avviene sempre in branco ed è incredibilmente coordinata, come se esistesse una diretta comunicazione tra loro: essi si dividono i compiti al pari di una squadra ben affiatata.
Purtroppo nel tempo si è operata da parte dell’uomo una caccia cieca ed indiscriminata, che li ha decimati. Oggi sono considerati una specie protetta dalla Convenzione Cites e si cerca di tutelarli e preservarli in regioni disabitate e in parchi nazionali, dove possano vivere liberi e selvaggi.
Letizia Passantino