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14/11/2014
Il cervo, la fierezza nei boschi
Cervo è il nome volgare di una cinquantina di specie di mammiferi ruminanti selvaggi, che vivono in tutta l’Europa, in Asia e nelle due Americhe. La specie del cervo nobile, il Cervus elaphus che risiede in Europa, è alta 1,40 metri, ha un peso di 120 chilogrammi circa ed è sicuramente quella più diffusa e conosciuta.
La loro particolarità è di essere dotati di palchi, delle strutture ossee sul capo, senza un rivestimento corneo, di forma cilindrica e variamente ramificati, analoghi alle corna propriamente dette dei bovini e dei caprini. I palchi sono solitamente presenti nel maschio adulto, mentre nella renna e nel caribù li troviamo più piccoli anche nella femmina. Essi crescono e cadono secondo dei meccanismi ormonali, riformandosi ogni anno con maggiori ramificazioni, difatti gli esemplari più anziani ne esibiscono di molto vistosi, considerando che tali animali possono vivere fino a un massimo di vent’anni.
I cervi vivono nelle foreste e possono essere considerati degli animali solitari, eccetto nella stagione degli amori, durante la quale i maschi si “scornano” per il territorio ed il diritto all’accoppiamento, seguiti poi da una decina di femmine poiché poligami.
Essi hanno da sempre una notevole importanza economica, sono cacciati per le loro carni saporite e per le corna, ambite come vistosi trofei ed utilizzate nella fabbricazione per manici di coltello o altri oggetti. La spessa pelle è largamente impiegata per ottenere speciali suole nelle calzature, essendone nota sia l’elasticità che la resistenza, tanto è vero che in passato tale cuoio era conciato per fare i collari e le giubbe delle armature, inoltre è stato anche un prezioso tessuto per avvolgere le salme di illustri personaggi.
Nell’araldica tali animali sono un elemento ricorrente, sono rappresentati sia fermi che passanti, coricati o rizzati sulle zampe posteriori, i loro palchi sono considerati simboli di antica e generosa nobiltà oltre che di longevità.
Nell’arte la loro rappresentazione è stata frequente in numerose opere pittoriche soprattutto quelle paleocristiane e bizantine, ma oggi la loro effige si apprezza anche in incantevoli miniature, incisioni, sculture e persino in vetrate.
Letizia Passantino