È l'Udinese la prima squadra che si pone sul cammino del Napoli in Coppa Italia, campione in carica e come confermato da Benitez desideroso di confermarsi tale; formazione cambiata per otto undicesimi rispetto alla gara con la Lazio con l'esordio dal primo minuto di Manolo Gabbiadini, schierato a destra al posto di Callejon.

Inizia subito forte il Napoli che dopo appena due minuti di gioco si fa avanti prepotentemente nell'area friuliana con Duvan che si guadagna un calcio di rigore, tirato poi sulla traversa da Dries Mertens, che si ripete dunque dopo l'errore nei rigori nella finale di Supercoppa.

Il leit motiv della gara è comunque azzurro che continua a tenere in mano il pallino del gioco per tutta la durata del primo tempo arrivando anche a colpire il palo con un bel tiro a giro di Gargano. È però l'Udinese a passare in vantaggio intorno al 60esimo con un'azione in contropiede giostrata da Jaadi e Thereau, con il francese che poi finalizza alle spalle di Andujar.

Gli azzurri iniziano quindi a spingere ancora di più serrando il ritmo di gioco e dopo appena 5 minuti trovano il pareggio con un secondo rigore conquistato sempre da Zapata, trasformato poi da Jorginho con un rasoterra che spiazza Scuffet.

La musica continua a non cambiare ed è sempre il Napoli a dare l'impressione di controllare la gara, che arriva però ai supplementari: proprio nel primo di questi, il Napoli passa in vantaggio con un gran goal di Hamsik al quale risponde l'ormai solito Kone con un goal di altrettanta bellezza, ristabilendo il pareggio e portando così l'ottavo di finale ai rigori, vinti poi dal Napoli grazie all'errore decisivo dal dischetto di Allan.

Andujar: 7. Si fa trovare pronto quando viene chiamato in causa parando anche un gran tiro di Kone; incolpevole in occasione delle reti dei friulani.

Mesto: 6. Ordinaria amministrazione per Mesto che copre bene e prova a trovare un'intesa con Gabbiadini trovando spesso anche lo spunto per crossare in area.

Britos: 5.5. Qualche disattenzione in difesa per l'uruguaiano che non gioca male ma continua a peccare di alcuni cali di concentrazione che come dimostrato in altre occasioni possono spesso risultare fatali

Henrique: 5.5. Così come il compagno di reparto non gioca una grande partita e non è perfetto in occasione del gran goal di Kone, dove avrebbe potuto complicargli la realizzazione del tiro.

Strinic: 6. Conferma le buone sensazioni date all'esordio e gioca una buona partita coprendo bene e dialogando bene con Mertens ed il resto dei compagni.

Gargano: 6. Buona partita del mediano azzurro che sfiora il vantaggio nel primo tempo e gioca come sempre una partita di grande intensità mordendo sempre le caviglie degli avversari. (De Guzman: 6. Si conferma jolly l'olandese che gioca leggermente arretrato rispetto al trio dei trequartisti e fornisce come sempre una gara di buon livello.)

Jorginho: 6.5. Si conferma "uomo di coppa" segnando ancora dopo la rete alla Roma nella scorsa Coppa Italia ed in generale gioca una buona partita riuscendo a mantenere il pallone ed a districare più di un'occasione difficile per il Napoli. Si ripete nei calci di rigore finali spiazzando nuovamente Scuffet.

Mertens: 5. Ancora sottotono il belga. Fallisce quasi ordinariamente l'uno contro uno, sbaglia il rigore e non è mai pericoloso neanche quando prova la conclusione. Indubbiamente da recuperare.

Gabbiadini: 5.5. Non benissimo al suo esordio dal primo minuto Manolo Gabbiadini chenon è molto bravo nella progressione sulla fascia. Deve lavorare ancora sulla fase difensiva. (Callejon: 5.5 Non punge particolarmente lo spagnolo che gioca praticamente i soli tempi supplementari senza creare nulla da considerarsi degno di nota.)

Hamsik: 6. Finalmente un'altra buona partita per il capitano azzurro che a sprazzi illumina la manovra e ritrova il goal con un bellissimo destro dalla distanza che Scuffet può solo guardare depositarsi nell'angolo.

Duvan: 6.5. Benitez chiama, Duvan risponde. Sempre pronto il colombiano che come sempre fa valere la sua fisicità e si guadagna addirittura due calci di rigore, continuando poi a dare filo da torcere alla retroguardia friulana (Higuain: 6. Entra principalmente per catalizzare i rigori e puntualmente lo fa.) 

Marco Ruggiero