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31/03/2012
Il magico mondo di un acquario
Quante volte bambini ed adulti restano incantati ad osservare la magia di un acquario, ove numerosi pesciolini colorati nuotano con armonia e leggerezza facendo sognare luoghi lontani, paradisi incontaminati, con acqua trasparente e sabbia finissima; in realtà l’ambientazione può essere varia: fluviale, lacustre, tropicale oppure d’acqua marina, tipica delle zone della barriera corallina.
La passione per l’acquario, è anche detta “acquariofilia” e sembra portare dentro casa uno scorcio di mondo popolato non solo da animali ma anche da piante, sono in tanti a concentrare l’attenzione più su quest’ultime, tali acquari non necessitano di ossigenatori e sono detti “olandesi“ poiché tale popolo fu tra i primi a progettarli.
Inoltre sempre più spesso in vasca possiamo trovare piccoli molluschi, crostacei e anfibi come lumache d’acqua dolce, gamberetti, rane acquatiche, tritoni e salamandre, purtroppo come coinquilini di pesci: infatti l’errore più grande che si possa fare è quello di allestire un acquario con soggetti diversi di cui non si conoscono abitudini ed esigenze, ma scegliendoli solo in base al loro colore o al loro aspetto.
E’ molto importante sottolineare che ogni creatura acquatica ha il suo stile di vita e quindi le sue necessità: dalla dieta vegetariana a quella carnivora, c’è chi vive in branco o in solitario, chi vive in acqua tenera e acida o in acqua dura e basica, chi rimane qualche cm di lunghezza o supera il mezzo metro, chi vive pochi anni o per 30-40 anni, e a tal proposito, forse non tutti sanno che il comunissimo pesce rosso, il Carassius aratus, può superare i 30-40 cm di lunghezza, i 2 kg di peso e vivere anche 30 anni!
Per quanto riguarda la taglia, meglio evitare l’abbinamento dei pesci più grandicelli con quelli più piccini, spesso si è visto che gli scalari, i Pterophillum scalare, nonostante fossero cresciuti con i neon, i Paracheidon innesi, all’improvviso se li siano mangiati.
Altri esempi di pesciolini comunissimi sono: i Siluriformi, i Balantiocheilus melanopterus, i Caracidi, i Ciprinodontidi, i Gobidi, i Tetradontidae e i Poecilia reticolata, meglio conosciuti rispettivamente come i pesci di vetro, gli squaletti d’acqua dolce, i neon ed i cardinali, i killfish, i pesci ape, i pesce palla ed i guppy i cui maschi sono molto “focosi”, infatti è importante che per ognuno di loro ci siano almeno 2-3 femmine, perché avere soltanto una coppia significherebbe spesso condannare a morte la femmina per il “troppo stress”.
Oggi è molto facile l’allestimento di un acquario, ce ne sono di tutte le grandezze e di tutti i tipi, i più trend sono quelli a mo di quadro, anche se vanno assolutamente evitate la pareti soleggiate perché potrebbe innalzarsi la temperatura, purtroppo c’è anche da dire che i pesci di tali specie sono detti impropriamente “ornamentali”, ma tale terminologia è fortemente riduttiva e poco appropriata considerando che essi sono esseri viventi e sicuramente non complementi di arredo.
Letizia Passantino