Appuntamento infrasettimanale con la seconda coppia di quarti di finale. Stasera all’Olimpico scenderanno in campo Roma e Fiorentina mentre, domani toccherà al Napoli cercare di approdare alla semifinale, superando l’Inter. I neroazzurri non si trovano in un periodo fisico e mentale favorevole. Dopo l’inizio di campionato a marce basse neanche l’arrivo di Mancini è riuscito a dare una svolta all’andamento della squadra che ora si trova molto lontana dalle zone alte della classifica. In una situazione opposta invece c’è il Napoli, che continua a fare risultato recuperando terreno importante dalle due formazioni che la precedono e distanziando concretamente Lazio e Sampdoria, le uniche due squadre per ora che potrebbero ancora tentare di raggiungere il terzo posto.

In questa stagione Inter e Napoli si sono già scontrati nel girone di andata al Meazza. Una delle tante occasioni sciupate dagli azzurri che si fecero raggiungere per ben due volte dai padroni di casa, lasciando per strada una vittoria che avrebbero meritato.

Per i partenopei, mercoledì alle 20.45 al San Paolo, i cali di attenzione dovranno essere pari a zero perché non ci sarà come in campionato il tempo di riprendersi ma l’occasione sarà poi rinviata al prossimo anno.

Seppur non abbia riportato i risultati sperati difficilmente il tecnico neroazzurro cambierà modulo per la sfida di Coppa Italia, riconfermando probabilmente il 4-2-3-1 delle ultime uscite. Dovrebbero esserci Ranocchia e Vidic al comando della difesa, molti più dubbi sulle fasce basse dove fin ora Mancini non ha ancora trovato gli interpreti giusti lasciando quindi pari possibilità a Dodo, Obi e Donkor e, con il ritorno di Santon, la scelta diventa ancora più dubbia. A centrocampo invece sembrano aver trovato costanza Guarin e Medel. Il colombiano sta ritrovando fiducia con l’aiuto di Mancini ma è ancora lontano dall’esprimere totalmente le proprie potenzialità mentre, Medel si sta rivelando molto utile soprattutto in fase di interdizione recuperando molte palle perse in avanti, troppe in queste ultime partite.

L’attacco resta il vero e proprio interrogativo per tecnico e tifosi. Pacchetto offensivo composto da veri campioni ma che trovano difficoltà a trovare sinergia spesso preferendo le giocate individuali ad una elaborazione più collettiva.

Icardi con 11 reti è il più concreto mentre in difficoltà sono soprattutto i giocatori che vanno a comporre il tridente alle spalle della prima punta, con poca fantasia e cinismo. A parte qualche scintilla di Kovacic gli altri addetti all’impostazione e a comparire sul tabellino sono per niente efficaci. Hernanes e Palacio irriconoscibili mentre Shaqiri e Poldoski, ultimi arrivati, hanno almeno l’attenuante di non essersi ancora inseriti alla perfezione nella nuova formazione e calati nella realtà del calcio italiano. Tuttavia il tempo a disposizione per Mancini e squadra è poco, soprattutto perché gli avversari di mercoledì sono una formazione che ha ritrovato la giusta stabilità per arrivare in fondo al torneo nonché la più in forma del campionato soprattutto nei risultati ottenuti.

Le scelte di formazione del tecnico spagnolo sono difficilmente pronosticabili. L’abitudine, come sempre negli incontri ravvicinati, è quello di un ampio turnover, tuttavia questa volta non confermabile considerato il calibro ed il blasone delle squadre da affrontare in queste fasi finali del torneo. Ci si potrebbe sbilanciare sulle riconferme di Strinic e Gabbiadini considerato l’ottimo stato di forma dei due mancini, lasciando molti più dubbi per gli altri settori del campo. Spettacolo garantito dunque, protagonisti gli azzurri pronti a consolidare la propria tendenza vincendo e andando all’assalto di una nuova coppa e l’Inter, alla ricerca del riscatto e di una conquista finale del torneo che forse resta l’unica via di accesso all’Europa League. 

Gianluca Cotone