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Napoli – Inter 1 - 0. Azzurri in semifinale. Il Pipita Higuain colpisce ancora.

05/02/2015

Napoli – Inter 1 - 0. Azzurri in semifinale. Il Pipita Higuain colpisce ancora.

Organizzazione, concretezza e la firma del bomber. Il Napoli vola in semifinale, beffando l'Inter al 93esimo grazie alla zampata del suo trascinatore: Gonzalo Higuain, leader indiscusso degli azzurri alla sua 18esima rete stagionale. Il Pipita ha letteralmente consegnato l'accesso alla semifinale di Coppa Italia con un colpo secco, letale, da vero cannoniere.

Sembra quasi superficiale rimarcare ogni volta l'importanza dell'argentino, ma l'ex Real Madrid oramai non smette di più di stupire. In una partita viva e scoppiettante, che però ha mai virato a favore dell'una o l'altra contendente, il 27enne attaccante è riuscito a lasciare la sua indelebile firma nel momento propizio, nell'episodio chiave.

La gara, infatti, è stata alquanto equilibrata ed ha vissuto più di fiammate che di un costante dominio da parte di una delle due compagini, seguendo un copione analogo nelle due frazioni di gioco: all'inizio ritmi alti e pallino del gioco in mano ai nerazzurri, successivamente cadenza più lenta e possesso palla partenopeo. Ad onor del vero, gli uomini di Benitez hanno sofferto soprattutto la tecnica e le incursioni del duo centrale di centrocampo Hernanes-Brozovic e sono stati capaci di prendere tempi e misure alla manovra interista ed imporsi soprattutto per vie centrali durante il resto della gara.

Bisogna sottolineare, in questi termini, la prestazione double face di de Guzman ed Hamsik: il primo (oramai titolare) a conferma di come la sua versatilità sia diventata un fattore imprescindibile per lo scacchiere di Benitez; il secondo a dimostrazione del suo atavico momento “no” con i suoi troppi tocchi sbagliati e la grande mole di palloni sbagliati a discapito dei pochi – contati sulle dita di una mano – veramente giocabili.

Gara sottotono anche per Callejon, il quale è stato chiamato più volte a sacrificarsi e a raddoppiare sulle discese di Nagatomo, mentre sul versante opposto il “basso” Strinic ha risposto nuovamente presente annullando l'esplosività di Shaqiri e affondando con i suoi inserimenti palla al piede. Hanno dato più vitalità gli inserimenti di Mertens e Gabbiadini, entrati rispettivamente al posto dello spagnolo e dello slovacco, che negli ultimi frangenti della ripresa hanno messo in difficoltà la retroguardia avversaria con la loro velocità e la loro propensione a creare la superiorità numerica nell'uno contro uno.

Ma come già accennato precedentemente, talvolta si vince di episodi e sono proprio questi ultimi a fare la differenza. In questi attimi si nota la valenza di un “normale” calciatore e la caratura di un top player: la categoria alla quale senza dubbio appartiene Gonzalo Higuain.

Il 27enne è stato furbo ed abile ad anticipare le larghe maglie della superficiale difesa ospite sulla profonda rimessa laterale del rientrante (dalla Coppa d'Africa) Ghoulam, a sfruttare il “liscio” di Ranocchia e quindi ad infilare Carrizo proprio alla fine, siglando una rete simile a quella dell'1 a 0 contro il Cagliari.

Il Pipita ha quindi coronato una prestazione di per sé importante per la ricerca delle migliori spaziature e per lo sporco lavoro svolto durante l'incontro, ma ha soprattutto consentito ai suoi di effettuare un altro importante passo verso un obiettivo mai snobbato dai partenopei.

Partenopei che adesso guardano già alla gara interna di domenica contro l'Udinese, da vincere per ridurre ulteriormente il gap con la Roma. 

Alessandro Alberto Di Porzio

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