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03/03/2015
Napoli, adesso la svolta. Benitez, cambiare si puo'..
Domani sera gli azzurri affronteranno la Lazio, gara di semifinale della Coppa Italia.
Poche ore di attesa e il Napoli tornerà di nuovo in campo, stavolta all’Olimpico di Roma, per difendere la coccarda cucita sulle sue maglie nella gara di andata delle semifinali di Coppa Italia. Si ritornerà in campo, dunque, ancora una volta per un match decisivo, a soli tre giorni dalla brutta sconfitta di Torino, che ancora una volta ha il sapore amaro dell’ennesima occasione persa.
Il pareggio tra Roma e Juventus nel big match del Monday night ha dimostrato una volta di più che la scalata al secondo posto non è impossibile, ma al tempo stesso –valutate le convincenti vittorie di Lazio, Sampdoria e Fiorentina- che c’è pure bisogno di tutta l’umiltà possibile nel continuare a guardarsi alle spalle, per difendere il terzo posto. Nemmeno questo, infatti, può dirsi acquisito.
Già, l’umiltà e l’applicazione. Temi da sempre considerati fondamentali da Rafa Benitez che, forse, dovrebbe a questo punto della stagione rivalutare lo stato delle cose, analizzare una volta di più le caratteristiche, le attitudini e gli stessi limiti del materiale umano che ha a disposizione, e rimescolare le carte.
Ebbene, di fronte a uno dei momenti più importanti di questa stagione, in cui il Napoli può ancora giocare le sue chanches in tutt’e tre i tornei cui è iscritto, riteniamo sia necessario che anche il mister partenopeo possa e debba adeguarsi più rapidamente alle situazioni di gioco che di partita in partita maturano sul campo. Abbandonare, se del caso, le sue incrollabili convinzioni –così come mostra finalmente di aver fatto con l’avvicendamento tra Andujar e Rafael- e fare di necessità virtù.
Il tono volutamente ermetico con cui ha risposto (o dovremmo scrivere “non risposto”) alle domande dei giornalisti nel dopopartita di Torino, ha lasciato trasparire tutta la sua amarezza, ma quello stesso suo atteggiamento lascia anche sperare che quest’auspicata presa di coscienza abbia definitivamente avuto inizio. Purtroppo, sono ormai noti i limiti tecnici di alcuni elementi. E questo, sull’economia di un’intera stagione, pesa tanto in termini di punti.
Eppure, il Napoli è lì, attestato in altissima classifica e ancora in pista sia in Coppa Italia che in Europa League. Sarebbe dunque un errore imperdonabile non cambiare mai lo schieramento dei giocatori in campo, quando si mostra palese la necessità di badare più alla verticalizzazione, alla giocata facile, e meno al possesso palla e ai bei fraseggi; quando si va in sofferenza a centrocampo e diventa indispensabile sacrificare un “fine dicitore” a favore, magari, di un incontrista puro o quando il bomber Higuain è spesso abbandonato, da solo, nella morsa delle difese avversarie.
Ciò che riteniamo sia a questo punto necessario, insomma, è una svolta tattica –data pure a partita in corso, quando necessario- che tenda a “tappare” il più rapidamente possibile, le falle che di volta in volta si presentassero, con buona pace anche del bel gioco. Quel gioco che si sta facendo ormai davvero duro, in vista delle partite di primavera, che decideranno le sorti degli azzurri su tutti i fronti in cui sono impegnati.
Fin dal match contro la Lazio, i prossimi due mesi aprono scenari che potranno proiettare il Napoli (e con esso il suo allenatore) verso traguardi prestigiosi oppure verso un futuro meno fulgido. La direzione della prua partenopea, mai come adesso, sta tutta nelle mani del timoniere al quale va riconosciuta la grande competenza ma a questo punto della stagione è lecito anche attendersi da lui una maggiore duttilità tattica a partita in corso. Quella che Benitez stesso dovrà dimostrare di aver acquisito.
Carmine Ciniglia