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09/04/2015
Napoli - Lazio: 0 - 1. Pioli 'legge' la partita, Benitez no. Azzurri out dalla Coppa Italia.
Un gol fatale e decima finale di Coppa Italia sfumata. Così un Napoli molle e rassegnato è costretto a salutare definitivamente uno dei suoi obiettivi stagionali davanti ad un San Paolo quasi pieno in ogni ordine di posto e roboante di fischi di disapprovazione a seguito del triplice fischio finale.
Gli azzurri anche in questa occasione non hanno saputo invertire un trend negativo, che dura ormai da troppo tempo e che condanna ancora una volta il team napoletano. Troppo superficiale l'atteggiamento mostrato in campo in un impegno così importante, troppe le incertezze ed i soliti atavici errori contro una Lazio poco brillante a differenza delle ultime apparizioni in campionato.
Il match è stato intenso e combattuto sotto ogni punto di vista, giocato a ritmi alti da entrambe le compagini. Non sono mancate le occasioni nella prima frazione di gioco: ci hanno provato nel primo tempo Mertens, Hamsik e Gabbiadini (palo pieno su punizione). Ci ha provato soprattutto Higuain a pochi passi dalla porta, ma Basta prima e Berisha poi gli hanno chiuso la via del gol. Nel secondo tempo, la gara ha seguito verosimilmente lo stesso filone dei primi 45 minuti con i padroni di casa in possesso di pallone nel tentativo di scardinare la retroguardia capitolina con brevi verticalizzazioni.
Ma la scarsa propensione alla fase di costruzione dei centrocampisti partenopei – troppi i tocchi sbagliati da Gargano e varie le dimenticanze di Inler – e i lanci a vuoti di Hamsik hanno impedito agli uomini di Benitez di poter affondare in modo convincente, ancor di più nel momento in cui i biancocelesti hanno alzato il proprio baricentro negli ultimi 20 minuti di gioco.
Porzione del match in cui si è veramente deciso chi dovesse approdare alla finale dello stadio Olimpico. In tal senso, va dato grande merito a Stefano Pioli per le sue abilità di lettura e interpretazione della gara: l'ingresso di Lulic per Candreva e ancor di più lo spostamento di Felipe Anderson dal versante sinistro (dove Maggio non gli ha concesso spazi) a quello opposto, in cui il brasiliano ha guadagnato tanta libertà di azione a causa della “guardia” poco vigile di De Guzman e dell'algerino Ghoulam.
Di contro, hanno pesato tanto le ostinazioni tecnico-tattiche di Rafa Benitez, il quale a nostro avviso ha probabilmente sbagliato ancora una volta le sostituzioni e l'approccio alla gara: a dir poco criptico l'approdo di De Guzman per Mertens (uno dei più vicaci) e la decisione di aver far uscire Gabbiadini per Callejon e l'inserimento solo a pochi minuti dalla fine di Lorenzo Insigne.
Il gol di Lulic, preceduto da un probabile fuorigioco di Miroslav Klose, ha sentenziato infine l'eliminazione degli azzurri dalla Coppa Italia ma questo non può essere ne una scusa ne un alibi per una squadra in crisi profonda da più di un mese e che adesso è chiamata più che mai a salvare il salvabile negli ultimi scampoli di stagione.
Alessandro Alberto Di Porzio