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GIUSEPPE MOSCATI, SANTO UOMO E BEATO MEDICO DI NAPOLI

20/04/2012

GIUSEPPE MOSCATI, SANTO UOMO E BEATO MEDICO DI NAPOLI

Era l’anno 1927, quando il 12 aprile veniva a mancare Giuseppe Moscati, il medico Santo di Napoli. Giuseppe Moscati ebbe i suoi natali nel luglio del 1880, settimo di nove figli, e tra questi la sorella Anna, chiamata Nina, gli sarà affianco nella sua lunga opera di bene. Nativo di Benevento, con la famiglia si trasferì a Napoli, dove transitò nel cuore della città dimorando da S. Teresa al Museo a Piazza Dante, fino a Cisterna dell’Olio, dove visse fino alla sua morte.

Studiò medicina e amò prodigarsi per il prossimo; una volta laureatosi, si diede un gran da fare per i “suoi” ammalati che, come scrisse, definiva le figure di Cristo. Fu proprio la sua grande fede in Dio a segnare il corso della sua vita.
L’Università dapprima e l’Ospedale poi furono i campi di lavoro del giovane medico che prestò la sua opera agli Incurabili di Napoli e poi agli Ospedali Riuniti, con la carica di Coadiutore Ordinario. Tutti riconobbero in quel giovane una dote speciale di umanità e di amore: uomini illustri come Pietro Castellino, il prof. Antonio Cardarelli ed altri ancora spesero parole di ammirazione per le sue qualità, umane e scientifiche. La sua grande umiltà, il suo sguardo profondo, la sua forte spiritualità, un portamento signorile ed un animo nobile, oltre alle innate doti scientifiche, furono i tratti che completavano l’uomo in un Maestro, di azione e di vita. In tutta la sua carriera di medico, riconosceva nella scienza di Dio l’unica “incrollabile e incrollata”, perché nel suo cuore fortissima era la presenza del Signore cui affidava le sue giornate e da cui rubava l’energia per affrontare ogni difficoltà, per sé e per i suoi pazienti, la maggior parte poveri ai quali dedicò generosità e carità, offrendo loro quanto possedeva, tra cibo, denaro, e consulti gratuiti, andando volentieri da loro anche nei quartieri più abbandonati della città.

Dal cielo era stato mandato per una grande missione e al cielo tornò dopo soli 47 anni.
La storia di Giuseppe Moscati, ricca di avvenimenti, è veramente beata ed egli stesso poi è stato beatificato dapprima nel 1975 da S.S. Paolo VI e proclamato Santo nell’anno 1987, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, altri “apostoli” in terra del Signore.
La nostra città custodisce, nella Chiesa del Gesù Nuovo, l’ Oratorio di San Giuseppe Moscati, dove sono esposti ricordi, mobili, strumenti di lavoro del Santo medico, e dove sono stati ricomposti lo studio e la camera da letto. In queste sale, emozionanti sono le tantissime lettere e i voti di migliaia di fedeli come segno di ringraziamento per le infinite grazie ricevute.
Chi non ha mai invocato una preghiera innanzi alla sua statua ?

Era un uomo che attraverso la sua professione intraprese una vera missione di carità in primis, con non minore importanza all’esempio morale e scientifico che egli seppe trasferire ai suoi allievi e a tutti. Il vero miracolo è stato proprio Lui, con quanto di ammirevole, di importante, di limpido, di illuminante fece nel corso della sua breve ma gloriosa vita.
Ci piace concludere con le parole del Santo Moscati, perché possano essere un saluto dolce e di conforto a chiunque, come lo è quotidianamente per noi: “Bellezza, ogni incanto della vita passa... Resta solo eterno l'amore, causa di ogni opera buona, che sopravvive a noi, che è speranza e religione, perché l'amore è Dio”.

Claudio d’Orlando

 

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