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05/01/2012
La "Particella di Dio" spiegherebbe l'origine della nascita dell'Universo.
Il “Bosone di Higgs”, anche conosciuto come la “Particella di Dio”, è sicuramente la scoperta più sensazionale e discussa del 2011 e poiché necessita di ulteriori studi e conferme, esso può essere considerato un “segno” di continuità che guarda fiducioso al futuro della ricerca scientifica. E’ proprio con questo spirito che si è cercato di provare l’esistenza di tale costituente elementare della materia.
Due team di scienziati italiani diretti da Fabiola Gianotti e Guido Tonelli, conferme della nostra eccellenza all’estero, con esperimenti indipendenti denominati Atlas e Cms, grazie all’utilizzo dell’acceleratore più potente del mondo (il Large Hodran Collider -Lhc) al CERN di Ginevra, hanno trovato, con risultati identici, tracce del suo “passaggio” e aggiunto pertanto importanti dati all’identificazione del bosone, dimostrando quanto ipotizzato nel 1964 dal suo primo studioso il fisico britannico Peter Higgs che ne ha dato il nome.
Tali studi porterebbero al completamento del “modello standard”, la teoria capace di descrivere tutta la materia sulla base di poche particelle ed interazioni fondamentali, costato una cinquantina di anni di lavoro a numerosi fisici nucleari di diversi paesi che con passione ed abnegazione si sono dedicati.
Il “modello standard” finora ha descritto solo tre delle quattro forze fondamentali che governano l’Universo: l’interazione forte, l’elettromagnetica e la debole, ma non quella gravitazionale. Così, la prova dell’esistenza dell’inafferrabile particella potrebbe far compiere passi da gigante alla comprensione della Teoria dell’Unificazione, infatti se il “Campo di Higgs” non esistesse, qualsiasi cosa nell’Universo sarebbe senza massa, ossia non ci sarebbero state le condizioni per le quali, una frazione di secondo dopo il Big Bang, ogni cosa ha potuto avere origine, anche se tanti sono ancora i misteri da svelare.In conclusione, si può senza dubbio affermare che tale bosone meriti davvero l’appellativo di “Particella di Dio”, che curiosamente pare non sia dovuto all’origine della nascita dell’Universo, ma più semplicemente all’esclamazione “My God” che ebbe, l’oramai anziano suo scopritore, Peter Higgs alla notizia di questi ultimi eccezionali esperimenti.
Letizia Passantino