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25/04/2012
Nati per...muoverci.
L’essere umano è, per sua natura, dinamico. Oggi, anche a causa dei ritmi frenetici e disumanizzanti, a cui siamo sottoposti, dimentichiamo troppo spesso questa “verità biologica” e cioè che le nostre gambe sono fatte per muoversi, per camminare e correre, come le nostre braccia sono per natura, portate a prendere, lanciare, sollevare. Abbiamo dimenticato la “libido locomotoria” come S. Freud definì il piacere che naturalmente il nostro corpo prova nel muoversi., ritrovando, nel movimento stesso, la sua innata armonia.
La maggior parte di noi, solo con l’avvicinarsi della stagione più calda, preoccupandosi della troppo spesso temibile “prova costume”, pensa a qualche modo di muovere il proprio corpo, in palestra, o all’aria aperta.
Il più delle volte ci iscriviamo a qualche corso e poi finiamo per non andarci; programmiamo decine di inizi di attività fisica, da soli o in compagnia, finendo poi, per accantonare l’idea, insieme all’ennesima dieta alimentare che ci siamo proposti. E’ dunque tanto difficile trovare il giusto accordo tra la necessità di mantenersi “in forma” mantenendo i muscoli tonici, le articolazioni elastiche e la linea snella e contemporaneamente “innamorarsi” del movimento?
E’ possibile vivere questo importante appuntamento con il nostro benessere, con piacere e non con un senso di pesantezza e di dovere? Sicuramente sì, e come? Il segreto sta nello scegliere un tipo di attività motoria che assecondi il più possibile i nostri gusti e il nostro personale stile di vita, affinché si possa recuperare quella sensazione di appagamento capace di trasformare l’appuntamento con l’allenamento, in un’abitudine gratificante, liberatoria e rilassante.
Allora, niente più scuse! Poche semplici, ma importanti indicazioni, per cercare e scegliere il tipo di allenamento più adatto a noi. La scelta è ampia: come la ginnastica dolce, il pilates, lo yoga, e il tango, mentre se siamo, in genere meno energici ma più resistenti, preferiremo le gioiose attività aerobiche di gruppo, come i corsi collettivi dinamici e i vari balli di gruppo. I più socievoli, naturalmente tendenti al movimento e alla socialità, si avvantaggeranno di più di tutti i giochi di squadra.
E’ importante considerare la definizione delle proprie vere esigenze. Guardarsi con attenzione, riconoscendo onestamente cosa ci piace e cosa non ci piace, ci permetterà di scegliere un’attività adatta a noi. Se odiamo il freddo non sarà conveniente praticare sport all’aperto, se non durante i mesi più caldi, se amiamo la solitudine, potremmo preferire una corsa nel parco, o una nuotata, a una palestra affollata, o un giro in bicicletta o ancora una partita a tennis, se preferiamo muoverci all’aria aperta, e mal tolleriamo i luoghi chiusi.
Qualsiasi attività da noi scelta, dovrà anche essere compatibile con il nostro effettivo stato di salute, sicuramente impegnandoci, ma senza mai affaticarci eccessivamente, trasformandosi, cioè, in un’ulteriore fonte di stress.
Sembrano, le nostre, osservazioni dettate da un sano buonsenso, in realtà sono le basi per una solida, duratura amicizia con il nostro corpo, perchè qualsiasi sport resta desiderabile solo quando ci gratifica ad ogni livello: fisico, mentale ed emozionale.
Donata Porta.