Il quarto girone da analizzare è il D, composto da Spagna, Croazia, Repubblica Ceca e Turchia. Si tratta sicuramente di uno dei raggruppamenti sulla carta più intriganti del torneo, con le due squadre favorite al passaggio, Spagna e Croazia che offrono un bel calcio fatto di qualità e rapidità.

Protagonista indiscussa in ambito mondiale negli ultimi anni, La Roja è tra le favorite alla vittoria finale puntando così ad alzare per la terza volta consecutiva la coppa europea nonché il quarto titolo in soli otto anni. Tuttavia la brutta figura nell’ultimo mondiale ha ridimensionato un po’ una rosa che sembrava invincibile e che ancora sotto la guida di Del Bosque vorrà riscattarsi in terra francese. A testimonianza di una nazionale ricca di campioni, ci sono le pesanti esclusioni di calciatori importanti come Fernando Torres, Diego Costa e Callejon.

Quasi la totalità dei convocati milita in patria divisi tra le due squadre top della capitale e il Barcellona. L’unico giocatore “italiano” è Alvaro Morata attaccante della Juventus. La scelta di Del Bosque di inserire in rosa molti giovani come Bartra, Bellerin, Lucas Vazquez, al fianco dei grandi veterani pluricampioni permette al tecnico spagnolo la ricerca di un gioco spregiudicato in attacco ma allo stesso tempo molto solido in fase di ripiegamento.

Un altro mix di esperienza e giovani è la rosa della Croazia, temibile avversaria per tutte le nazionali con la possibilità di avanzare molto nel torneo. I crociati sono arrivi secondi nel gruppo di qualificazione proprio alle spalle della nostra nazionale, registrando però il miglior attacco e la miglior difesa del girone. Cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni, la nazionale guidata dal tecnico Cacic esprime un gioco fluido basato su possesso palla. In mezzo al campo infatti c’è tanta qualità: basti ricordare i nomi di Modric e Kovacic del Real Madrid e Rakitic in forza al Barcellona. Tra i convocati anche tanti “italiani”: Strinic (Napoli), Vrsaljko (Sassuolo), Badelj e Kalinic (Fiorentina), Perisic (Inter) e Mario Mandzukic della Juventus.

Con la speranza di sfruttare il minimo passo falso delle favorite, c’è la Repubblica Ceca. Tanti giovani nella rosa selezionata dal tecnico Pavel Vrba che hanno conquistato l’accesso ad Euro2016 concludendo al primo posto il gruppo A delle qualificazioni. Molto probabilmente nella competizione Vrba confermerà il 4-2- 3-1, con un punto fermo per ogni reparto. Tra i pali ovviamente la presenza di Cech, il veterano portiere dell’Arsenal con le sue 118 presenze in nazionale guiderà la formazione anche in questo Europeo. Le colonne portanti della difesa e centrocampo saranno invece Marek Suschy e Vladimir Darida. Il capocannoniere della nazionale è Lafata, in questa stagione per lui 25 gol con la maglia dello Sparta Praga.

A chiudere il gruppo D c’è la Turchia. La nazionale guidata dal tecnico Fatih Terim vorrà ripetere l’incredibile impresa del 2008 quando, all’europeo disputato in Austria e svizzera, la Turchia conquistò il terzo gradino del podio arrendendosi solo alla Germania. In assenza di un gioco fluido e concreto Terim dovrà affidare le impostazioni delle manovre ai suoi calciatori migliori e di livello mondiale quali Arda Turan del Barcellona e Calhanoglu sempre più protagonista con il Bayer Leverkusen.

In attacco invece l’intero peso offensivo è sulle spalle di Burak Yilmaz attualmente protagonista nel calcio cinese ma con molte probabilità di ritornare in club europei in questa sessione di mercato, magari sfruttando l’europeo per rilanciarsi ad alti livelli. 

Gianluca Cotone