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29/06/2016
Napoli: con Dimaro alle porte, il mercato entra nella fase calda.
Dopo che diversi acquisti sono sfumati, l’imminente partenza per il ritiro in Trentino impone di integrare la rosa in tempi brevi.
Sono tanti i nomi di calciatori accostati alla maglia azzurra, alcuni dei quali probabilmente nemmeno presi in considerazione dalla dirigenza partenopea, il cui arrivo è di fatto tramontato per motivi diversi: c’è chi si è accasato altrove come Lapadula al Milan o sarebbe in procinto di farlo ltri che hanno preferito restare nell’attuale club di appartenenza come Klaasen all’Aiax o ancora chi è stato preso in considerazione solo a livello mediatico come Ciro Immobile.
Al momento la casella degli arrivi registra il nome del solo Lorenzo Tonelli, difensore prelevato dall’Empoli che va a completare il reparto dei centrali di difesa a meno di una cessione dell’esperto Albiol che, allo stato attuale, appare improbabile. Sul fronte esterni, l’ottimo Europeo disputato da Hysaj e Strinic evidenzia come sia necessario individuare esclusivamente un’alternativa sulla destra più valida di quanto possa costituire il buon Christian Maggio sia perché poco idoneo al modo di intendere calcio di Mister Sarri sia perché viaggia ormai verso le 35 primavere, decisamente tante per un ruolo così dispendioso dal punto di vista fisico: in tal senso lo svizzero Widmer, di proprietà dell’Udinese, rappresenta il candidato principale anche a far rifiatare all’occorezza José Callejon.
Il centrocampo rimane senza dubbio il reparto in cui bisogna maggiormente intervenire: il tormentone Herrera è ancora lontano dalla conclusione e sembra anzi complicarsi con l’inserimento nelle trattative del Pachuca, club messicano in cui il centrocampista del Porto ha mosso i primi passi da professionista. È invece incoraggiante l’apertura al Napoli da parte dell’entourage del belga Axel Witsel, magari stregato dalle parole del compagno di Nazionale Dries Mertens sempre più integrato nella città di Partenope e legato a doppio filo alla società azzurra nonostante lo scarso impiego nell’ultima stagione; difficile ipotizzare, però, che il costo del cartellino e soprattutto l’ingaggio possano rientrare nei parametri societari. Non è da escludere, inoltre, un ritorno di fiamma per l’empolese Zielinski il cui trasferimento in Inghilterra non appare più così scontato.
In uno scenario in continua evoluzione non si può fare a meno di analizzare le recenti dichiarazioni di Nicholas Higuain, fratello nonché procuratore del delantero argentino Gonzalo, sulla volontà del suo assistito di non rinnovare il contratto che lo lega alla società azzurra fino a giugno 2018 per la presunta insoddisfazione nei confronti del “progetto Napoli”. Se l’obiettivo resta quello di ottenere un ingaggio ancora più elevato, dopo la straordinaria stagione che l’ha portato a diventare il recordman del campionato italiano per numero di reti realizzate, probabilmente i margini di trattativa ci sono ancora. Se, invece, queste parole nascono dalla volontà di trasferirsi in club che possono permettersi ingaggi completamente fuori portata per quello azzurro, bisognerà regolarsi di conseguenza per sfruttare al meglio la situazione.
Quanto accaduto tre anni fa con la cessione di Edinson Cavani al Paris St. Germain, che consentì l’arrivo di calciatori del calibro dello stesso Higuain o come Albiol, Callejon, Mertens e Reina e portò ad un oggettivo rafforzamento della rosa, dovrà essere d’esempio per gestire questo spinoso caso. L’obiettivo dovrà essere duplice: da un lato ricavare il massimo dall’eventuale cessione del Pipita, la cui clausola rescissoria da 94 milioni è ormai in scadenza, dall’altro investire l’importo che ne deriverebbe per sostituirlo nella maniera più adeguata possibile rafforzando al contempo gli altri reparti, magari con un investimento importante per un portiere che possa rappresentare un punto fermo per i prossimi anni.
Con la partenza per il ritiro di Dimaro ormai alle porte, sarebbe importante definire la situazione e formalizzare i prossimi acquisti il prima possibile, consentendo ai nuovi arrivati più tempo per assimilare gli schemi dell’allenatore toscano. Il calcio mercato, però, è ancora lungo… del resto, almeno quello ufficiale, non è nemmeno iniziato.
Fabrizio Infante