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Dinamo Kiev-Napoli 1-2: gli azzurri iniziano col piede giusto, doppietta di Milik.

13/09/2016

Dinamo Kiev-Napoli 1-2: gli azzurri iniziano col piede giusto, doppietta di Milik.

L'esordio di Maurizio Sarri e del suo Napoli in Champions League vale 3 punti importantissimi: battuta la Dinamo, nella capitale ucraina, con due reti di Milik. L'allenatore tosco-napoletano si affida al solito 4-3-3 ed ai suoi titolarissimi. Rispetto al match con il Palermo, tornano Hysaj, Allan, e Mertens rispettivamente al posto di Maggio, Zielinski ed Insigne. È confermato Milik, al centro dell'attacco. Mentre il tecnico degli ucraini, Rebrov, si affida ad un folto 4-1-4-1, che vede Moraes (4 reti in 7 presenze nella massima serie ucraina) unico terminale offensivo; Yarmolenko e Tsygankov sulle corsie esterne;  Rybalka regista "basso", davanti ai centrali di difesa Vida e Khacheridi. Il 41enne, nonché navigatissimo, Shovkovskiy.

Iniziano benissimo i padroni di casa, che ci provano da metà campo con Sydorchuk, bravo a sfruttare un passaggio superficiale di Albiol: Reina alza in corner. La Dinamo è aggressiva, punta sull'intensità; il Napoli sul fraseggio centrale e gli scarichi sulle corsie laterali. Gli azzurri, in questo modo, si mostrano dalle parti di Shovkovskiy soltanto al 14', quando il tiro di Hamsik è ribattuto in corner dalla difesa.

Porta la firma, però, di Rybalka la chance più ghiotta dei primi 20 minuti di gioco: tiro dalla "media", dalla traiettoria insidiosa, terminato in angolo su deviazione della retroguardia partenopea. La Dinamo Kiev cresce, con il trascorrere dei minuti, in termini di personalità, anche grazie a qualche disattenzione di troppo della compagine napoletana in fase di impostazione. E la poca concentrazione risulta fatale al 26', quando il Napoli subisce il gol dell'1-0 realizzato da un Garmash libero di girarsi al volo ed insaccare, nonostante le tante maglie azzurre (sorprese) in area. Azzurri che reagiscono, alla grande, pareggiando i conti al 35' con l'inzuccata di Milik, su cross chirurgico di Ghoulam. Il Napoli si trova servito su un vassoio d'oro il possibile 2-1, al 43', con Mertens: "fa fuori" un difensore avversario, ritrovandosi a tu per tu con Shovkovskiy, ma il suo destro a giro termina sul fondo. Ma la rimonta è completata, alla fine del primo tempo, al 46', perché Milik mette a segno la sua seconda doppietta stagionale ribadendo in rete, nuovamente di testa, la precedente incornata di Mertens salvata sulla linea di porta.

La ripresa comincia senza cambi, e con i biancoblu fiondati in attacco; il Napoli, tuttavia, non viene subisce più di tanto le folate ucraine. Gli ospiti, dunque, continuano a macinare gioco, ma senza chiudere la partita: la prima conclusione del secondo tempo è di Mertens, solo al 58'. Dopo 4 minuti, il folletto belga è sfortunatissimo a colpire il palo e a non trovare il 3-1.

Intanto, i ragazzi allenati da Rebrov restano in inferiorità numerica, per via dell'espulsione di Sydorchuk (simulazione e doppia ammonizione) al 68'. E Sarri inserisce Insigne al 73' per uno stanco Mertens, a meno di 10 minuti dall'ingresso in campo di Zielinski al posto di Hamsik. La contesa vive una fase di stanca nella seconda metà della ripresa: la Dinamo attacca soprattutto per vie esterne, il Napoli viaggia a ritmi bassi mantenendo il possesso del pallone.

Arriva anche il momento di Manolo Gabbiadini all'82esimo, inserito in luogo di uno straordinario Milik, mentre gli azzurri rischiano solo all'87' sulla punizione ravvicinata, però, alle stelle calciata da Yarmolenko. Nessun pericolo, dunque, fino al fischio finale, che sancisce il primo successo europeo di Sarri e del suo Napoli, nel segno di Milik e di qualche errore di troppo: da rimuovere in vista del match di sabato contro l'insidioso Bologna. 

Alessandro Alberto Di Porzio

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