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Inferno sull\'A13, pullman si ribalta  Cinque morti e diciotto feriti

05/05/2012

Inferno sull'A13, pullman si ribalta Cinque morti e diciotto feriti

Tragico incidente stradale sull'A13. Un pullman con 23 passeggeri a bordo si e' ribaltato, uscendo di strada, all'altezza delle Terme Euganee, in direzione Padova.
Il bilancio e' di cinque morti e 18 feriti. Quattro delle vittime sono di Aprilia: Roberto Arioli, 57 anni, presidente della locale sezione dell'Associazione nazionale Carabinieri; Maria Aronica, 57 anni; Settimio Iaconianni, 75 anni; Gianfranco Gruosso, 42 anni. Originaria di Pico (Frosinone) e' invece Maria Domenica Colella, 54 anni. A bordo del mezzo uscito di strada c'era un gruppo di Carabinieri in congedo diretti a un raduno assieme alle famiglie. "Una scena incredibile con persone che urlavano, una situazione tesa.
Abbiamo tirato fuori dalle lamiere 23 persone di cui 5 gia' decedute. Alcune erano messe molto male", e' il racconto fatto a Tgcom24 da Mauro Bacelle, vigile del fuoco padovano intervenuto sul luogo dell'incidente. "Per quanto riguarda i passeggeri non mi sembra di aver visto che avessero la cintura di sicurezza", aggiunge il vigile. "Il tratto di strada e' rettilineo e proprio dove il pullman e' caduto non c'era il guardrail. Ha infilato questo tratto ed e' finito giu' per la scarpata".
"Gli accertamenti sono in corso, probabilmente potrebbe essere stato un malore ma non c'e' certezza, so che i miei uomini sono andati sul posto per dare assistenza. Abbiamo annullato tutte le cerimonie e domani celebreremo una messa in onore dei caduti", ha spiegato il generale Libero Lo Sardo, presidente dell'Associazione nazionale carabinieri. "E' un momento di dolore incredibile - sottolinea - siamo vicino alle famiglie. Posso dire che tra i feriti due sono passati da codice rosso a codice giallo".
Nessun segno di frenata e' stato lasciato sull'asfalto. E' quanto riferito da Carmine Tabarro della Polstrada di Padova: "Posso confermare che non ci sono segni di frenata sulla sede stradale - ha detto - procederemo con il controllo del cronotachigrafo. Ci sono una serie di elementi da verificare e che comunicheremo al magistrato".

Fonte Agi

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