Archiviata senza troppi problemi la pratica Chievo in campionato, con le reti di Gabbiadini ed Hamsik (giunto a quota 100 in maglia azzurra), la testa è ormai rivolta all’esordio in Champions League tra le mura amiche contro i portoghesi testa di serie del girone B. Con tutta probabilità Maurizio Sarri punterà sugli 11 schierati nelle partite principali finora disputate: largo quindi ai rientri di Hysaj e Milik al posto di Maggio e dello stesso attaccante bergamasco, gli unici dubbi riguardano i ballottaggi Allan-Zielinski e Mertens-Insigne con il brasiliano ed il belga favoriti almeno dal 1’.

Ancora una volta si dovrà attendere per vedere all’opera i nuovi arrivati come Tonelli e Maksimovic in difesa, Rog e Diawara a centrocampo o Giaccherini sul fronte destro d’attacco, quanto meno per far rifiatare i calciatori finora più impegnati tra campionato e coppa: su tutti, oltre a Reina, ci sono Albiol, Koulibaly e Callejon che non hanno saltato nemmeno un minuto, ma anche il capitano Marek Hamsik ha riposato pochissimo.

Del resto l’importanza della gara di domani mal si concilia con esperimenti che dovranno, quindi, essere rimandati alla trasferta di domenica a Bergamo o dopo la sosta per le nazionali. Contro i lusitani sarà fondamentale mettere in campo contemporaneamente grinta e tranquillità, determinazione e pazienza; difficilmente i portoghesi, infatti, nonostante i due punti persi per il pareggio allo scadere del Besiktas allo stadio Da Luz nella prima giornata, decideranno di fare la partita preferendo piuttosto le eventuali ripartenze concesse dal Napoli.

Se tale ipotesi dovesse essere confermata, la formazione partenopea, forte del primato in classifica nel girone B, dovrà cercare di imporre il proprio gioco senza affanni o rischi eccessivi con la consapevolezza del potenziale offensivo a disposizione. A spingere gli azzurri dagli spalti dell’impianto di Fuorigrotta saranno almeno in 45 mila: praticamente esaurito l’anello superiore di quasi tutti i settori, fatta eccezione per la curva A complice la politica dei prezzi penalizzante nei confronti dei settori popolari.

È fuor di dubbio che il Benfica sia una squadra di ottimo livello, oltre che di grande esperienza in ambito europeo; del resto il ranking UEFA la pone tra le top-ten a livello continentale. Affrontare un avversario così blasonato è un’esperienza che dovrà aiutare a tirar fuori il massimo da ognuno degli azzurri che l’allenatore toscano lancerà nella mischia anche solo per pochi .

Fabrizio Infante