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Turchia, turismo balneare e culturale

08/05/2012

Turchia, turismo balneare e culturale

La Turchia, con le sue spiagge e il mare cristallino, è una delle perle del mediterraneo che attrae ogni anno moltissimi turisti. Quella anatolica, abitata fin da tempi antichissimi è stata infatti definita la più bella costa del Mediterraneo, ricca di bellezze naturali e di testimonianze storiche ed è l’emblema della vacanza perfetta,  perchè offre al tempo stesso un turismo balneare e culturale.

Una delle città più antiche, che sicuramente vale la pena visitare è la meravigliosa Efeso, parte dell’ attuale città di Selcuk,  una delle prime “metropoli” dell’ Asia. Infatti nel primo secolo d. C. aveva oltre 250.000 abitanti  e sviluppò in età ellenistica,  diventando un porto commerciale crocevia di etnie e culture, come  testimoniato dai numerosi templi, talvolta adibiti ad altri scopi che nel corso dei secoli hanno subito radicali trasformazioni e che ancora oggi è possibile ammirare.


Il tempio di Cibale, ad esempio, è una delle più antiche costruzioni risalenti all’ 800 a.C. era dedicato alla dea anatolica che porta il suo nome, ma nel 356 a. C. fu distrutto da un incendio e riedificato dagli efesini che volevano renderlo ancora più imponente.
Alessandro Magno, dopo aver conquistato la città dedicò lo stesso tempio alla dea Artemide, il tempio fu annoverato fra le sette meraviglie del mondo insieme al Mausoleo di Alicarnasso a Bodrum.


Come il tempio di Artemide, quasi scomparso, la maggioranza dei reperti non si presentano agli occhi dei visitatori com’erano ma mostrano la stratificazione culturale di cui la città è stata oggetto.
È possibile ad esempio visitare la grotta dei sette dormienti, fulcro della necropoli bizantina,  nei pressi della quale è possibile vedere anche il gymnasion delle fanciulle, detto così a causa delle numerose statue di donne ritrovate nel sito. Si possono inoltre ammirare le colonne dell’ Agorà,  e un teatro detto “odeon” che poteva ospitare ben 1400 spettatori.
Altro reperto importantissimo ancora in piedi è l’antico municipio di Efeso, il Prytaneion, ed ancora intatta si può ammirare la Nike greca simbolo della vittoria risalente al secondo secolo d.C.


Questa città è stata la culla delle più antiche civiltà, nelle quali imperversava il culto di diversi idoli pagani, ma anche fra le prime città ad essere state raggiunte dal cristianesimo grazie ai viaggi itineranti che l' apostolo Paolo compì nel primo secolo.
Dal momento che sul sito non è sorta nessuna città moderna,  chi visita le sue rovine può provare l’emozione di tornare indietro nel tempo.


Wanda Auriemma
 

 

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