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01/11/2016
Besiktas-Napoli 1-1, pareggio col brivido: Hamsik risponde a Quaresma.
Gli azzurri tengono bene il campo ma non pungono in attacco.
Il Napoli torna alla Vodafone Arena di Istanbul, per disputare il suo 4º match europeo di questa stagione, il primo di ritorno del girone B, conclusosi in pareggio: avanti i turchi su rigore di Quaresma; pari targato "Marekiaro". In questo modo, gli azzurri conquistano un punto importante in ottica qualificazione.
I padroni di casa scendono in campo con il 4-2-3-1, affidandosi soprattutto ad Inler, Quaresma ed Aboubakar. Sarri dispone i suoi, con il 4-3-3: Reina è come sempre tra i pali; davanti a lui il quartetto Hysaj-Maksimovic-Koulibaly-Ghoulam; in mediana Allan, Jorginho e Hamsik; Gabbiadini torna al centro dell'attacco, affiancato da Callejon ed Insigne.
Il Napoli si rende pericoloso al 2', con l'ex Sampdoria che, servito da Ghoulam, spara sul portiere da distanza ravvicinata. Si gioca in una bolgia, tra le grida (ed i fischi di sostegno dei 40mila supporters bianconeri: il Napoli come al solito gestisce la sfera, i padroni di casa aspettano gli avversari. All'11esimo Fabri salva ancora su Gabbiadini, lanciato in profondità da Allan, il cui destro è deviato con i piedi dal portiere casalingo. Mentre dopo 2 minuti Callejon "cicca" la girata di "prima", su cross di Hysaj, all'altezza del dischetto di rigore.
Al 20' arriva la prima conclusione del Besiktas, con Aboubakar (alta), che alza leggermente il baricentro e tende a stringere le marcature sui portatori di palla avversari. Tuttavia, gli azzurri insistono con il possesso palla, pur senza giungere al tiro. Il Napoli, al 28esimo, rischia di farsi male da solo, quando Koulibaly sbaglia un semplice rinvio di testa, favorendo uno sveglio Hutchinson, che colpisce il palo esterno, graziando i partenopei. E cresce ancor di più l'organico anatolico, bravo a chiudere gli spazi ai rivali ed a verticalizzare velocemente, soprattutto sulla propria "catena" di destra, dove Beck trova metri di campo non coperti da uno spento Insigne. Termina, così, a reti inviolate un primo tempo equilibrato.
La ripresa inizia senza cambi. Gli uomini guidati da Maurizio Sarri si affacciano dalle parti di Fabri, per la prima volta, al 48': Ghoulam lascia partire un temibile cross basso, dalla sinistra, sul quale la difesa prima si fa trovare impreparata ma riesce poi chiudere su Allan. Dopo 120 secondi, Callejon si divora la palla-gol più importante dei primi 50 minuti di gioco, per il Napoli, spedendo sul fondo uno "scavetto" impreciso.
Gli ospiti sembrano essere più rapidi ed incisivi dalla cintola in giù; cercano la verticalizzazione con più frequenza, per vie centrali un molle Gabbiadini; e sulle corsie esterne Hysaj e Ghoulam conferiscono più appoggio durante la fase offensiva. Al 63', Sarri richiama in panchina uno spento Gabbiadini, inserendo Mertens, che dopo 5', tocca il suo primo pallone (di tacco). Ma Insigne, di prima, con il piatto alza troppo la sfera, che si perde sul fondo. Questa è la terza occasione interessante del secondo tempo, di un Napoli più vivo ed incisivo rispetto alla prima frazione di gioco, ma non sufficientemente concreto. I partenopei non approfittano a pieno degli spazi concessi dai turchi, più lunghi del dovuto.
Rischiano, ancora, al 73', quando Hamsik, al termine di un'azione prolungata, non riesce a ribadire in rete. Pero il Besiktas, improvvisamente, cambia marcia e stringe gli azzurri nella propria metà campo. A ciò, si aggiunge l'ingenuità di Maksimovic, che commette fallo di mano in area (dubbio), concedendo un rigore agli avversari, trasformato da Quaresma (78'). Ma Hamsik pareggia i conti all'82esimo, con un sinistro da cineteca da distanza ragguardevole. Intanto, entrano Diawara e Zielinski per Jorginho e Allan rispettivamente al 79' e all'81'.
Nonostante i cambi, non succede nulla negli ultimi minuti della contesa: eccezion fatta per un tiro debole di Mertens, al 92esimo, facile preda di Fabri, ed un pericolosissimo tiro a giro di Insigne. Il Napoli rimane in testa al girone, a margine di una disputa finanche "amara" per i ragazzi di Sarri, che hanno disputato una buona prestazione in terra anatolica pur essendo ancora lontani dalla forma migliore.
Alessandro Alberto Di Porzio