Notte di Champions per gli azzurri che, in caso di vittoria, sarebbero automaticamente qualificati alle fasi finali del torneo con una partita in anticipo. Il Napoli scende in campo al San Paolo ospitando la Dinamo Kiev. La partita ha fin da subito un copione ben chiaro: i padroni di casa sono a comando del possesso palla cercando verticalizzazioni rapide per arrivare subito al tiro; la Dinamo risponde, appena può, con contropiedi veloci sviluppati sulle due fasce. Riconfermato il tridente offensivo composto da Insigne, Mertens e Callejon che sabato sera ha prodotto e concretizzato bene.

Nei primi 20 minuti c'è tanto possesso palla per entrambe le compagini ma poche conclusioni in porta. Mentre gli uomini di Sarri agiscono maggiormente per vie centrali, la Dinamo cerca di allargare il gioco per aumentare le distanze tra i reparti dei partenopei ed evitare quindi il pressing collettivo. Al 25° ci prova Hamsik con un tiro potente dalla distanza, conclusione centrale ben neutralizzata da Rudko. Il primo tempo non regala ulteriori emozioni, la formazione ucraina è ben schierata in campo e soprattutto in fase difensiva è molto compatta. Nella ripresa i partenopei dovrebbero accelerare le giocate, fin qui troppe lente e scontate, e cercar di prendere alla sprovvista la difesa avversaria con cambi di gioco frequenti e improvvisi.

Il Napoli ritorna dagli spogliatoi con maggior convinzione, non appena gli azzurri alzano i ritmi ovviamente arrivano le prime occasioni utili. Al 50' è Insigne a tentre la botta da limite d'area, palla ancora troppo centrale. I tiri dalla distanza sembrerebbero ora l'arma migliore per gli azzurri; al 65° quindi è ancora il capitano a provarci, questa volta il tiro è forte ed angolato ma Rudko è abile in tuffo a deviare in angolo.

Dieci minuti dopo si avvicina molto più vicino al gol del vantaggio Gabbidini. L'attaccante azzurro, subentrato ad Insigne, prova il piazzato con la palla che sfiora il palo e si spegne sul fondo. Tuttavia neanche dai cambi arriva la scossa giusta per un assedio finale degli azzurri. Partita oggettivamente brutta, con tanto possesso palla e calci d'angolo ma povera di determinazione. Finisce 0-0. Qualificazione rimandata all'ultima partita del girone, dove il Napoli dovrà effettuare una prestazione totalmente diversa in casa del Benfica. 

Gianluca Cotone