Sono trascorsi due mesi dal sorteggio di Champions, quando l’urna di Nyon riservò ai partenopei la sfida più difficile ma anche quella maggiormente affascinante contro i blancos, affrontati una sola volta, 30 anni fa alla prima partecipazione in Coppa dei Campioni. Sarebbe stato sin troppo facile per calciatori ed allenatore farsi ammaliare dalle sirene madrilene a discapito della giusta concentrazione in campionato e Coppa Italia: invece, nelle 10 gare disputate da allora, il Napoli ha collezionato 8 vittorie e 2 pareggi guadagnando la semifinale di coppa contro la Juve e restando in corsa quantomeno per il 2° posto.

L’appuntamento del 15 febbraio è, invece, stato sempre presente nella mente dei tifosi azzurri che hanno polverizzato in poche ore i 4 mila tagliandi disponibili per il settore ospiti e fatto di tutto per acquistare un biglietto in altri settori dello stadio che sorge in Avenida de Concha Espina, con buona pace delle norme UEFA: nella capitale spagnola arriveranno circa 10 mila sostenitori partenopei, la maggior parte in aereo, qualcuno in nave ed in treno, qualcun altro addirittura in auto per un tragitto di oltre 4.000 km tra andata e ritorno.

Il Napoli arriva nel migliore dei modi all’andata degli ottavi di Champions League, forte di una striscia di risultati utili consecutivi che dura ormai da novembre e con tutti gli uomini a disposizione, anche se difficilmente Milik sarà lanciato nella mischia pur solo per qualche minuto. Il Real Madrid, invece, dopo la conquista del Mondiale per club ha subito una paio di sconfitte interrompendo la striscia record di 40 risultati utili consecutivi ed uscendo dalla Coppa del Re ad opera del Celta Vigo; nell’ultimo turno della Liga, i madrileni sono usciti vittoriosi dall’encierro di Pamplona con il risultato di 1-3 ai danni dell’Osasuna.

Il centro dell’attacco sarà certamente guidato da Dires Mertens che sta interpretando alla perfezione il ruolo in cui Sarri lo ha schierato dopo l’infortunio del centravanti polacco e la scarsa attitudine dell’ex Gabbiadini; ai suoi lati agiranno Callejon, al rientro dopo la squalifica in campionato, ed Insigne. Davanti alla porta difesa da Pepe Reina ci sarà la copia di centrali formata da Albiol e Koulibaly, che finora ha fornito le migliori garanzie, con Hysay (anch’egli a riposo per squalifica contro il Genoa) e Ghoulam sugli esterni.

Gli unici dubbi riguardano i due calciatori da affiancare al centro del campo al capitano Marek Hamsik: nonostante siano stati entrambi schierati nella vittoriosa gara di campionato contro il Genoa, Diawara e Zielinski dovrebbero completare il reparto fornendo quel giusto mix di fisicità e tecnica, indispensabile per fronteggiare nel migliore dei modi una formazione del calibro del Real. Tuttavia, non è da escludere che l’allenatore toscano decida di puntare, almeno inizialmente, su Allan al posto di Zielinski per incrementare la fisicità e/o su Jorginho per Diawara, come già accaduto in altre occasioni importanti.

La gara di Madrid andrà giocata considerando che rappresenta l’andata di una sfida che si concluderà il 7 marzo con il ritorno allo stadio San Paolo, che sarà tutto esaurito con biglietti introvabili da diverse settimane. Per sfruttare la regola europea che prevede, in caso di parità, un valore doppio per i gol in trasferta, sarà importante per il Napoli trovare la via della rete. 

Fabrizio Infante