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Real Madrid - Napoli 3-1: Insigne illude, Benzema e Casemiro galactici. Ma per gli azzurri non è finita.

15/02/2017

Real Madrid - Napoli 3-1: Insigne illude, Benzema e Casemiro galactici. Ma per gli azzurri non è finita.

Al Santiago Bernabeu, l'andata degli ottavi di finale di Champions League, termina 3-1. La squadra di Zidane inizia male, riprendendosi dopo l'1-0 napoletano, e rimontando dopo aver preso in poco tempo le misure agli azzurri. Che hanno impostato il loro gioco a sprazzi, malgrado una sonora sconfitta, onorata da una buona performance.

Le merengues scendono in campo con un 4-3-3 stellare. Navas, tra i pali, è "protetto" dal quartetto difensivo Carvajal-Varane-Ramos-Marcelo. Casemiro giostra, al centro della mediana, affiancato da Modric e Kroos. In avanti, il tridente mortifero costituito da Rodriguez, Benzema, Cristiano Ronaldo. Sarri risponde con una disposizione analoga, con Reina in porta, il duo Albiol-Koulibaly, nel cuore del pacchetto difensivo, completato da Hysaj e Ghoulam, a destra e a sinistra. Zielinski, Diawara ed Hamsik occupano il centrocampo azzurro. Mentre Callejon, Mertens ed Insigne sono i "leggeri" terminali offensivi dei partenopei.

Il match viaggia a ritmi altissimi, sin dalle prime battute: il Real è aggressivo, pronto a gestire il gioco; il Napoli tenta di rispondere per le rime. E, malgrado, il l'ottimo inizio degli spagnoli, sono gli uomini di Sarri a portarsi in vantaggio, con Insigne all 8': tiro dalla distanza, che sorprende Navas. L'1-0 napoletano, però dura soltanto dieci minuti, perché Benzema pareggia i conti, con una splendida torsione di testa, su assistenza di Carvajal. Pari che giunge nel momento migliore di un Napoli, che ha provato ad imporre il proprio gioco ove possibile. Al 28', tuttavia, Cristiano Ronaldo si divora il 2-1, da posizione favorevole. I blancos continuano a macinare calcio, con il trascorrere dei minuti, costringendo i propri avversari a rintanarsi nella propria metà campo. Azzurri che rischiano di capitombolare, al 42esimo: Benzema centra il palo, su uscita di Reina, al termine di un'azione magistrale. È l'ultima occasione, questa, di una prima frazione di gioco, giocata ad andatura altissima.

La ripresa comincia, per il Napoli, come peggio non potrebbe: 2-1 madridista realizzato, al 49esimo, da Kroos (destro ravvicinato). La marcatura del tedesco è una doccia fredda, per gli azzurri, che diventa gelata, al 54esimo, per via di un poderoso destro di Casemiro, che vale il tris "blanco" (arrivato anche grazie ad un disimpegno sciagurato della retroguardia azzurra). Il primo tiro partenopeo, del secondo tempo, giunge soltanto al 62': punizione dal limite dell'area, calciata alta da Ghoulam.

L'impreciso tiro da fermo dell'algerino è un po' lo specchio della seconda frazione del gioco del Napoli, costantemente bloccato per vie centrali, a turno, da Modric, Kasemiro e Kroos, nonché dal pressing altissimo e costante di tutta la compagine madrilena. Sono tanti anche gli errori, in fase di palleggio, degli azzurri, che tuttavia hanno la possibilità di accorciare le distanze, al 68'. Diawara cerca Callejon, lanciato nello spazio (non coperto da Marcelo), con un preciso lancio lungo, intercettato proprio dall'ex Real e trasformato in un assist perfetto, non concretizzato dall'accorrente Mertens (destro di poco sopra la traversa).

Il Napoli sembra crederci, e si riaffacca dalle parti di Navas, dopo due minuti, bravo a chiudere lo specchio della porta al folletto belga. 
Girandola di cambi tra il 71' e il 75': Zidane prima richiama Ramos in panchina, per un problema fisico, lasciando entrare Pepe, per poi sostituire Rodriguez con Vazquez; Sarri, invece, lancia Allan al posto di Zielinski. Il Napoli rialza la testa, verso l'80esimo, quando, al termine di una manovra avvolgente, arriva al 3-2 con Callejon: annullato però per l'offside dell'esterno iberico. All'82esimo, Morata entra al posto di Benzema, mentre Sarri fa esordire Milik nel 2017, rilevando Hamsik.

Altro errore della retroguardia partenopea, all'85esimo: i padroni di casa non ne approfittano, perché Marcelo vanifica con un debole mancino un contropiede fulmineo. I partenopei si riversano nella metà campo madrilena alla fine della ripresa, senza però intimorire le merengues, che legittimano la loro superiorità con un perentorio 3-1. 

Alessandro Alberto Di Porzio

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