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17/10/2017
Champions League: per il Napoli serata di gala all’Etihad Stadium.
Gli azzurri affrontano il Manchester City nella terza giornata del girone F.
La suggestiva cornice dell'Etihad Stadium ospita quello che può considerarsi uno dei match più attesi, se non il più atteso, della prima fase di Champions League. Manchester City e Napoli scendono in campo nell'incontro valevole per la terza giornata del girone F, sfida che, per
l'eccellente qualità di gioco espressa fin qui dalle due contendenti, si preannuncia ad alto tasso di spettacolarità. I padroni di casa, in testa al gruppo dopo la netta affermazione in casa del Feyenoord e il successo più sofferto del previsto contro lo Shakhtar Donetsk, vanno a caccia della vittoria che porrebbe una seria ipoteca sul passaggio del turno.
Il club dello sceicco Mansour esprime, probabilmente, al momento la migliore proposta calcistica nel panorama continentale grazie ad un sistema di gioco corale che esalta l'eccelsa qualità dei singoli interpreti. I numeri premiano il lavoro dell'undici di Guardiola che guida la Premier League, dopo otto turni, con due punti di vantaggio sul Manchester United. I ventinove goal realizzati rendono evidente la devastante forza d'urto di un organico che finalizza l'azione sfruttando tutte le innumerevoli opzioni a propria disposizione. Il modulo disegnato dal tecnico catalano prevede il solo Fernandinho come giocatore preposto al lavoro d'interdizione, autentico schermo davanti alla difesa per poi lasciare spazio al trionfo del talento cristallino come testimonia la scelta di schierare due giocatori dalle spiccate propensioni offensive, De Bruyne e David Silva, nel ruolo di interni di centrocampo.
In attesa del rientro a pieno regime di Aguero, reduce dall'infortunio alle costole, il tridente Sterling- Gabriel Jesus- Sané tiene in costante apprensione la retroguardia rivale che corre il rischio di essere travolta, da un momento all’altro, dalle micidiali accelerazioni imposte da un trio tutta tecnica, classe ed imprevedibilità. Gli uomini di Sarri, saldamente al comando della graduatoria in serie A grazie ai ventiquattro punti conquistati nelle prime otto partite, inseguono un risultato positivo per non complicare eccessivamente il discorso qualificazione, consapevoli che una risposta significativa sul piano della prestazione rafforzerebbe le certezze maturate nel tempo e sulle quali il sodalizio partenopeo ha costruito lo scintillante avvio di stagione. Al cospetto di un'avversaria in possesso di un potenziale spaventoso risulterà fondamentale l'approccio al confronto, in particolare la capacità di entrare in campo senza alcun timore reverenziale di sorta innalzando notevolmente il livello d’intensità.
Determinante ridurre al minimo le distanze tra i reparti per non concedere spazi che potrebbero rivelarsi letali contro le frecce a disposizione del City. Il trio di centrocampo, con l'aiuto del reparto avanzato, dovrà portare il pressing fin nella trequarti avversaria nel tentativo di sporcare le linee di passaggio,proposito che se dovesse trovare riscontro positivo complicherebbe notevolmente lo sviluppo della manovra inglese. La linea
difensiva, in particolare con Koulibaly ed Albiol, dovrà calcolare al centesimo di secondo i tempi per accorciare la squadra evitando di esporsi all'abilità degli avanti britannici nell'attacco alla profondità. In fase di possesso risulterà decisiva la capacità di aumentare la percentuale di
concretizzazione della mole di gioco prodotta Per quanto concerne la scelta della formazione iniziale Sarri sembrerebbe orientato a puntare, ancora una volta, sull’undici dei “titolarissimi” anche se non è da escludere la possibilità di qualche rotazione, soprattutto nella zona nevralgica del terreno di gioco, per gestire al meglio le energie in vista della sfida al vertice contro l’Inter in programma sabato sera al San Paolo.
Andrea Addezio